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Charlie Gard: la Corte riunita a Londra. Ospedale denuncia «disgustosa marea di ostilità»

Si è di nuovo riunita stamane alle 11 ora italiana la corte presieduta dal giudice Nicholas Francis chiamato a riaprire il caso del piccolo Charlie Gard, un anno il prossimo 4 agosto.

La sentenza pronunciata l’11 aprile scorso sosteneva la scelta dei medici di sospendere le terapie al piccolo affetto da una rarissima malattia genetica. Su insistenza dei genitori, i medici del Great Ormond Street Hospital di Londra hanno accettato di presentare al giudice nuove testimonianze e acquisizioni sulle possibilità terapeutiche per il piccolo, in vista di un eventuale permesso a trasferire il piccolo in America. «Il caso di Charlie Gard spezza il cuore. Capiamo perfettamente che ci sia un grande interesse pubblico e molte emozioni in gioco. Riconosciamo l’instancabile difesa dei genitori di Charlie e la vicinanza che la gente prova con questa situazione», ha scritto in un comunicato diffuso nei giorni scorsi la presidente del pediatrico di Londra Mary MacLeod, che ha però denunciato «la scioccante e disgustosa marea di ostilità e interferenze» subite dalla «comunità ospedaliera» e le offese sul personale dell’ospedale, a volte anche minacce di morte. L’Ospedale «è in stretto contatto con la polizia metropolitana e faremo tutto il possibile per chiedere conto a chiunque sia coinvolto in questo tipo di comportamento deplorevole», ha reso noto la presidente. Anche i genitori di Charlie hanno fatto sapere di essere stati oggetto dei più «pesanti commenti» e hanno altresì dichiarato che «nonostante i motivi di contrasto, abbiamo sempre avuto il massimo rispetto per tutto il personale che lavora instancabilmente al Great Ormond Street Hospital e per il lavoro molto difficile che fanno ogni giorno».