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Consiglio Ue: Van Rompuy, «le alte cariche saranno decise collettivamente»

(Sir Europa - Bruxelles) - «Serve un accordo su un pacchetto globale», sui «top jobs», i più elevati incarichi europei: presidente del Consiglio europeo, Alto rappresentante per la politica estera, presidente dell'Eurogruppo. «Se non c'è accordo su tutto non c'è accordo su niente». «Non ci siamo focalizzati su un nome come se da questo dovesse dipendere tutto l'accordo».

La sintesi più efficace del Consiglio europeo terminato a Bruxelles a tarda notte viene dal suo presidente, Herman Van Rompuy. Il summit dei 28 capi di Stato e di governo, riunitosi ieri sera, non ha prodotto risultati significativi – come c’era da attendersi – e rimanda ogni decisione sul piano istituzionale al nuovo vertice fissato il 30 agosto. Le future nomine, specifica il documento con le «Conclusioni» del Consiglio (il solo testo di riferimento ufficiale), saranno «considerate collettivamente». Ampia la discussione attorno a due emergenze internazionali: Ucraina e Medio Oriente. Nel primo caso l’Ue aggiunge sanzioni «morbide» rispetto a quelle decise nelle stesse ore dagli Stati Uniti, mentre invoca ancora una volta «una soluzione pacifica della crisi in Ucraina, e in particolare la pressante necessità che sia concordato da tutte le parti un cessate il fuoco effettivo e sostenibile onde creare le condizioni necessarie all’attuazione del piano di pace del presidente Poroshenko».

Alla Russia l’Unione europea chiede di terminare ogni forma di appoggio ai ribelli armati nell’est del Paese. Vengono fra l’altro sospesi tutti i nuovi finanziamenti alla Federazione russa da parte della Banca europea degli investimenti. Il summit si è quindi concentrato sul conflitto in atto tra Israele e Hamas. «Il Consiglio europeo condanna il lancio di razzi da Gaza su Israele e gli attacchi indiscriminati contro i civili. Israele ha il diritto di proteggere la sua popolazione da questo tipo di attacchi. Nel farlo deve agire in maniera proporzionata e assicurare sempre la protezione dei civili. Deplora la perdita di vite innocenti e l’elevato numero di civili feriti nella striscia di Gaza in seguito alle operazioni militari israeliane». L’Ue insiste sul cessate il fuoco immediato e sulla «ripresa del processo diplomatico» per «perseguire per il conflitto israelo-palestinese una soluzione fondata sulla coesistenza di due Stati»