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Cop21: pellegrini climatici da tutto il mondo per chiedere ai leader di «salvare la terra»

(dall’inviata Sir a Parigi) – 300 pellegrini climatici sono arrivati a Parigi percorrendo le strade dell’Europa e del mondo. Hanno fatto migliaia di chilometri a piedi o in bicicletta. Alcuni hanno fatto il tragitto per intero, altri solo qualche tappa.

Ci sono gruppi provenienti dall’Italia, dalla Germania, Scozia e Inghilterra, Paesi Bassi e Scandinavia, dalle Filippine, dal Perù e dal Kenya. Si sono dati appuntamento ieri sera nella chiesa di Saint Merry per un momento di conoscenza e scambio di esperienze. Domani a Saint-Denis, insieme ai leader di diverse religioni, i pellegrini consegneranno una petizione ai rappresentanti delle Nazioni Unite e del governo francese alla vigilia della Conferenza internazionale sul clima che prenderà il via a Parigi lunedì 30 novembre.

A nome delle Chiese cristiane di Francia, Elena Lasida, esperta per la Conferenza episcopale francese per la Cop21, così li ha accolti: «Siete venuti pellegrini climatici a Parigi per dire ai grandi della terra che l’umanità deve fare il possibile per salvare la terra. Noi vi accogliamo e uniamo la nostra voce alla vostra. Arrivate nel giorno in cui la Francia rende omaggio alle vittime degli attentati del 13 novembre. La vostra presenza qui è il segno della solidarietà con chi ha scelto la vita contro le forze della morte e della distruzione».

Erano presenti all’incontro monsignor Jean-Luc Brunin, presidente del Consiglio famiglia e società della Conferenza episcopale francese, monsignor Marc Stenger, presidente di Pax Christi France, e François Clavairoly, presidente della Federazione delle Chiese protestanti di Francia. Al termine della cerimonia, si è pregato per le vittime dei cambiamenti climatici e per le vittime del terrorismo in Mali, Tunisia, Beirut e Parigi. I diversi rappresentanti dei gruppi hanno poi portato al centro della chiesa delle candele accese e si è data lettura del Cantico delle Creature di san Francesco.

È arrivato a Parigi anche il gruppo dei pellegrini organizzato dalla Focsiv-Volontari nel mondo con la collaborazione della Coalizione italiana per il clima. Il motto scelto per l’iniziativa è «Una Terra. Una Famiglia Umana. In cammino verso Parigi». Il pellegrinaggio «climatico» – racconta Nadia Gonella della Focsiv – è durato 57 giorni, molti dei quali sotto la pioggia autunnale. Sono stati 1.500 i chilometri percorsi a piedi. Il gruppo che era partito da piazza San Pietro il 30 settembre, ha attraversato l’Italia da Roma fino ad Aosta partecipando ovunque passasse a incontri, anche nelle scuole per diffondere i temi dell’ambiente ma soprattutto per far conoscere le sfide della Conferenza Onu sul cambiamento climatico. Poi ha superato sempre a piedi il Passo del San Bernardo e passando per Ginevra, Taizé è giunto a Parigi.

A guidare il gruppo c’è Yeb Sano, ex vice-ministro ed ex-negoziatore sui cambiamenti climatici della Repubblica delle Filippine, ideatore di The People’s Pilgrimage e ambasciatore di OurVoices. «Abbiamo percorso la strada a piedi da Roma a Parigi – dice Gonella – con la speranza che Cop21 possa arrivare ad un accordo importante. Il nostro è stato un viaggio di speranza. Vogliamo che a Parigi si arrivi ad un accordo che non sia vago, non faccia false promesse e non si basi su compromessi politici ma rifletta un impegno ad invertire la crisi climatica. Dovrà succedere un miracolo a Parigi. E il nostro desiderio è che i nostri leader non si tirino indietro da questo miracolo».