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Coree: Pyongyang, via libera ad un attacco nucleare contro gli Usa

Forse si è trattato della minaccia definitiva, preludio di un conflitto che rischia di devastare la regione: l'esercito nordcoreano ha infatti ricevuto il definitivo via libera per uno "spietato" attacco nucleare contro gli Stati Uniti. Lo ha comunicato oggi lo Stato maggiore dell'Esercito popolare, secondo quanto riferito dall'agenzia ufficiale di Pyongyang, la Kcna.

Nella nota le forze militari di Kim Jong-un informano gli Usa che le minacce americane “saranno annientate da mezzi di attacco nucleare più efficaci, piccoli, leggeri e diversificati. La spietata operazione delle nostre forze armate rivoluzionarie – si legge – a questo riguardo ha superato l’esame e la ratifica finale”.

L’ennesimo monito giunge dopo che in mattinata l’agenzia sudcoreana Yonhap, citando fonti del governo di Seul, aveva rilevato il trasporto sulla costa orientale da parte di Pyongyang di un missile a medio raggio. Dalle prime analisi potrebbe trattarsi di un vettore Musudan, capace di coprire 4.000 chilometri e quindi di raggiungere anche la base americana di Guam. Dal canto suo, però, Washington non resta a guardare, tant’è che il Pentagono ha confermato la notizia del dispiegamento di un avanzato sistema di difesa anti missile nella sua base militare di Guam. Una decisione presa come “mossa precauzionale per rafforzare le nostre postazioni di difesa regionale contro la minaccia di missili balistici nordcoreani”.

Intanto, la zona industriale di Kaesong, simbolo dei tentativi di riavvicinamento tra i due Peasi, è ferma per il secondo giorno consecutivo. Oggi la Corea del Nord ha ribadito la minaccia di chiudere l’area. Poco prima, la Yonhap aveva informato che Pyongyang aveva ordinato a tutti i dipendenti sudcoreani di lasciare il complesso entro il 10 aprile. La notizia è però stata smentita dal ministero dell’Unificazione di Seul, secondo cui l’informazione “non è corretta”: le autorità del Nord “hanno chiesto alle aziende del distretto di presentare un elenco dei dipendenti in partenza per Seul entro il 10 aprile”, ha precisato un portavoce del ministero. (fonte AFP).