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«Datagate»: Van Rompuy (Ue), «alleanza con Usa richiede fiducia e rispetto»

Politica economica e dimensione sociale; Partenariato orientale; questione delle migrazioni «per prevenire ed evitare altre sciagure come quelle occorse ancora di recente a Lampedusa». È lo stesso presidente del Consiglio europeo, il belga Herman Van Rompuy, a ricordare i punti principali all’ordine del giorno della riunione odierna dei leader Ue, che in mattinata si ritrovano al palazzo Justus Lipsius di Bruxelles.

I lavori del summit ieri sono stati in gran parte segnati dalla questione Datagate, come ha precisato Van Rompuy nella conferenza stampa tenuta questa notte al termine della prima giornata di discussione. Sull’argomento, che è stato inserito anche nelle Conclusioni ufficiali del vertice, Van Rompuy ha detto: «Abbiamo a lungo parlato di questioni di spionaggio e delle preoccupazioni che queste generano tra i cittadini europei. Il Consiglio ha ribadito del resto l’importanza e il valore delle relazioni» transatlantiche, ma questa «alleanza si deve basare sul rispetto e sulla fiducia, anche per quanto riguarda il settore dei servizi segreti e la lotta al terrorismo». Il Consiglio «ha poi preso atto di una iniziativa di Francia e Germania volta ad avviare colloqui bilaterali con gli Stati Uniti per giungere, entro l’anno, ad accordi in questo campo. A tale iniziativa sono interessati altri Paesi europei».