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Don Mario Cornioli dalla Terra Santa: lettera a Gesù bambino

Don Mario Cornioli, sacerdote fiesolano da anni impegnato in Terra Santa, ha scritto da Betlemme una «lettera» a Gesù Bambino: «questo sarà l'ultimo anno che nascerai in una grotta, il prossimo sarà pronto il nuovo piano della Casa che accoglie i tuoi fratellini»

Don Mario Cornioli, sacerdote fiesolano da anni impegnato in Terra Santa, ha scritto da Betlemme questa «lettera» a Gesù Bambino. Chi cuole può seguire la sua attività sul suo blog

Carissimo Gesù Bambino, ti scrivo questa lettera per darti una bellissima notizia: se Giuseppe e Maria riusciranno ancora ad arrivare a Betlemme, se riusciranno a superare i check point e il muro, se non avranno problemi con i permessi, questo sarà l’ultimo anno che nascerai in una grotta perché dal prossimo sarà pronto un nuovo piano della casa che già accoglie i tuoi fratellini e le tue sorelline e così potrai trovare una bella camera riscaldata e accogliente. Ci saranno ad accoglierti le braccia amorose e forti di diverse mamme e di alcuni babbi. Ti aspettiamo! Vieni Signore Gesù Bambino!

Il nostro sogno era poter riscrivere il Vangelo e cambiare quella frase di non-accoglienza: «Non c’era posto per loro…». con un altra frase che vorremmo potesse diventare di uso comune in questa terra ; «..e c’era posto anche per loro…». Perché abbiamo davvero bisogno di imparare a condividere, abbiamo bisogno di imparare ad allargare gli spazi delle nostre case e dei nostri cuori per poter vivere il vero spirito del Natale.

Questo sogno sta diventando realtà grazie ai tanti benefattori che in questi anni ci hanno sostenuto e aiutato spiritualmente e concretamente. Tantissimi amici di cui non posso fare l’elenco perché sarebbe lunghissimo ma come abbiamo scritto all’ingresso della nostra Cappella: «Caro Benefattore, il tuo nome è scritto nei cieli; Il nostro grazie è il ricordo nella preghiera. Il Signore benedica Te e la tua famiglia!». E’ questo il modo migliore per dirvi la mia gratitudine e chiedervi perdono per non riuscire a farmi sentire da tutti. Il desiderio c’è ma manca qualche volta la possibilità!

Oggi facendo il giro dei lavori mi sono emozionato al vedere come sta crescendo la nostra casetta e mi sono immaginato i volti dei nuovi bambini che arriveranno…li ho visti pieni di gioia come quelli di Khader quando ieri Babbo Natale gli ha portato in regalo quello che aveva sempre sognato : il vestito dell’Uomo Ragno…che gioia infinita nei suoi occhi, che riconoscenza piena di amore…non avrei mai creduto che un bambino potesse essere così felice con così poco.  Ricordo ancora gli occhi di Khader quando è arrivato a Betlemme… guardava tutto con novità e stupore perché nel suo poverissimo villaggio di 20 casupole chiuso da diversi insediamenti nella zona di Gush Eztion non aveva mai visto nulla se non tanta miseria e tanta povertà.

Oggi gli zii di Khader sono venuti a prenderlo per passare qualche giorno a casa e quando è partito il suo abbraccio mi ha donato una gioia mai vissuta prima. Mi sono inginocchiato in adorazione di questo Gesù Bambino e quando lui è uscito di casa mi sono commosso perché ho capito di aver abbracciato Dio che si è fatto bambino a Betlemme, ed anche se era vestito da SpiderMan, l’ho riconosciuto…era proprio LUI!!!

L’augurio che vi faccio è questo: che ognuno di voi possa, almeno una volta nella vita, incontrare gli occhi di Khader e ricevere il suo abbraccio! Buon Natale a tutti!