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Ecuador: elezioni presidenziali. I vescovi chiedono trasparenza e tempestività nello scrutinio

In una nota i vescovi dell'Ecuador chiedono trasparenza e rapidità nello scrutinio in corso per le presidenziali.

«I risultati finali di ogni elezione popolare devono sempre riflettere la virtù della giustizia e il valore della trasparenza. Le istituzioni politiche sono chiamate a garantire tali virtù e a rafforzare la fiducia, base fondamentale di ogni convivenza civile e di un vero e proprio ordine democratico. Anche in questi giorni, proprio queste restano le giuste aspirazioni del popolo ecuadoriano, che non vuole vedersi defraudato». Lo scrivono in una nota i vescovi dell’Ecuador con riferimento alle elezioni presidenziali e, in particolare, alle lentezze e alla poca trasparenza delle operazioni di scrutinio, non ancora concluso a tre giorni dal voto. La Conferenza episcopale ecuadoriana «desidera in particolare fare appello alle autorità elettorali e a tutti i cittadini a collaborare, affinché la verità si veda democraticamente riflessa nella pubblicazione tempestiva degli attesi risultati di queste elezioni importanti, attraverso le quali si è espressa la volontà politica dei cittadini ecuadoriani».

Intanto, mentre proseguono manifestazioni nelle principali città, lo scrutinio ufficiale prosegue lentamente. Al 96% delle schede scrutinate il candidato della sinistra Lenín Moreno è al 39,26%, appena sotto la soglia del 40% che gli consentirebbe di vincere al primo turno. Il ballottaggio con l’ex banchiere liberista Guillermo Lasso (28,31%) è dunque sempre più probabile.