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Egitto: Chiesa copto-ortodossa lamenta persecuzioni e discriminazioni

La denuncia di Kamil Seddiq, Segretario del Millet Council (Al-Maglis al-Milli), organo incaricato degli affari amministrativi della Chiesa copta.

«La Bibbia viene data alle fiamme e la polizia non interviene. È ora che il Presidente Morsy dimostri che è il presidente di tutti gli egiziani con le azioni, non solo a parole»: è quanto dichiarato da Kamil Seddiq, Segretario del Millet Council (Al-Maglis al-Milli), organo incaricato degli affari amministrativi della Chiesa copta che in questi giorni è impegnata a ad eleggere il nuovo Papa, successore di Shenouda III. Secondo Seddiq, stando a quanto riporta il quotidiano Al Masry Al Youm, citato da Fides, dopo la rivoluzione del 25 gennaio 2011, sono aumentate le discriminazioni e le violenze settarie nei confronti dei copti sia nell‘ambito dell‘educazione che in quello dei mass media. Sporadici incidenti settari sono stati segnalati nel mese di ottobre ad Alessandria, Dahshur e Rafah. Domenica 28 ottobre cinque copti sono rimasti feriti in violenti scontri interconfessionali nei pressi di una chiesa a sud del Cairo, esplosi quando alcuni estremisti musulmani hanno cercato di impedire ai copti di recarsi a Messa. «Dobbiamo far fonte all‘intransigenza delle autorità ogni volta che vogliamo costruire una chiesa” ha aggiunto Seddiq augurandosi che “il nuovo Papa stabilisca buone relazioni con lo Stato”.