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Elezioni 2019: indagine Eurobarometro, cittadini chiedono sicurezza e controlli on line

(Bruxelles) Due terzi dei cittadini Ue teme che le prossime elezioni del Parlamento europeo (23-26 maggio 2019) possano essere influenzate da attacchi informatici. Lo rivela un'indagine diffusa oggi da Eurobarometro (realizzata per conto dell'esecutivo Ue) a margine del convegno annuale sui diritti fondamentali promosso a Bruxelles dalla Commissione europea.

«La democrazia in Europa» il tema affrontato, mentre Eurobarometro – che ha intervistato a settembre 27.474 persone al loro domicilio in 28 Stati membri – diffonde risultati carichi di preoccupazione. Le cifre odierne «mostrano che gli Europei sono preoccupati di interferenze nelle elezioni»: il 61% «teme che le elezioni possano essere manipolate tramite attacchi informatici»; il 59% teme che «le elezioni possano essere influenzate da soggetti stranieri e gruppi criminali»; il 67% teme invece che «i dati personali lasciati on-line possano essere usati per orientare i messaggi politici che si ricevono».

Per affrontare i rischi legati ai cyberattacchi e alle manipolazioni sulle prossime elezioni del Parlamento europeo, la grande maggioranza (74- 81%) degli intervistati da Eurobarometro «concorda sul modo in cui affrontare queste minacce»: «introducendo maggiore trasparenza nelle piattaforme dei media sociali on-line, anche con una chiara indicazione del soggetto a monte della propaganda on-line»; «dando a tutti i partiti politici pari possibilità di accesso ai servizi on-line per aggiudicarsi l’attenzione degli elettori»; «assegnando diritto di replica ai candidati o ai partiti politici sui media sociali»; introducendo on-line il silenzio elettorale così come già avviene per i media tradizionali.

Frans Timmermans, primo vicepresidente della Commissione europea, ha dichiarato: «Dalla nostra indagine emerge che i cittadini sono realmente preoccupati per la disinformazione. Il lato positivo è che sempre più persone sono critiche riguardo alle informazioni che ricevono, e ben consapevoli dei tentativi di manipolare quello che loro leggono, pensano, e in definitiva ciò per cui votano. Per la legittimità della nostra democrazia europea, è fondamentale che i cittadini esercitino il loro diritto di voto. E per questo motivo tutti noi, istituzioni dell’Ue e Stati membri, dobbiamo proteggere le nostre elezioni e rafforzare la nostra democrazia».

Nel mese di settembre la Commissione europea ha presentato una serie di misure concrete «per garantire – spiega una nota – che le elezioni del Parlamento europeo del prossimo anno siano organizzate in modo libero, imparziale e sicuro. Queste misure includono una maggiore trasparenza nella propaganda politica online e la possibilità di infliggere sanzioni per l’uso illecito di dati personali allo scopo di influenzare deliberatamente l’esito delle elezioni europee». La Commissione europea ha inoltre istituito una rete europea di cooperazione elettorale, che si riunirà per la prima volta nel gennaio 2019. La Commissione europea «sta prendendo anche una serie di misure in materia di disinformazione. Il mese scorso, importanti società tecnologiche hanno firmato un codice di buone pratiche in materia di disinformazione, che contribuirà ad apportare maggiore trasparenza sulla propaganda politica online sponsorizzata». La Commissione europea e il Servizio per l’azione esterna «stanno attualmente ultimando un piano d’azione comune sulla disinformazione, ai fini di una risposta coordinata a livello dell’Unione e degli Stati membri a questa minaccia. L’adozione di questo piano d’azione è prevista per le settimane a venire».