Dal n. 24 del 20 giugno 2004
Europee 2004, così nei 25 Paesi
DI CLAUDIO TURRINI
D'all'ovest all'est, dal nord al sud del continente, le elezioni per il primo Parlamento dell'Europa allargata a 25 si sono tradotte in una sconfitta senza precedenti per la maggior parte dei governi nazionali, sullo sfondo di un astensionismo record, specie nei dieci nuovi membri. Ecco in sintesi cosa è avvenuto nei 25 paesi dell'Unione.
Austria - Votanti 41,8%. In crescita i popolari dell'Oevp al governo (32,66, 7 seggi) superati però dai socialisti del Spoe (33,45, 7 seggi). Crollo del Fpoe di Heider che passa dal 23,4% al 6,33 (1 seggio). Due seggi a Verdi (12,75%) e ai populisti indipendenti della Lista Martin (14,04%).
Belgio - Affluenza al 90,81%. Sconfitta per il premier liberale Guy Verhofstadt. Per la regione fiamminga: Cristiano-democratici 28,15 (seggi 4); Estrema destra 23,16 (3); Liberali 21,91 (3); Socialisti 17,83 (3); Verdi 7,99 (1). Per la regione francofona: Socialisti 36,09 (Seggi 4); Liberali 27,58 (3); Cristiano-sociali 15,15 (1); Verdi 9,84 (1).
Cipro - Affluenza 71,19%. Il Disy, (Unione Democratica, di destra, all'opposizione) ha ottenuto il 28,23% (2 seggi), contro il 27,89 del comunista Akel (2 seggi), al governo, ma ai voti del Disy vanno aggiunti «Per l'Europa» guidata da Yannakis Matsis (10,80%) che ha strappato un seggio al Movimento dei democratici socialisti KS-Edek (10.79%), alleato dell'Akel. Un sesto seggio è andato al Diko, partito di centro guidato dal presidente della Repubblica Tassos Papadopoulos (17.09%).
Danimarca - Affluenza 47,85%. Vittoria dei socialdemocratici con il 32,5% (+16% e 5 seggi), mentre i liberali del premier Anders Fogh Rasmussen prendono 3 seggi (-2) con il 19,3% (-4,1%). In calo gli euroscettici del Movimento di Giugno fermi al 9% (-7,1%, 1 seggio).
l Estonia - Affluenza 26,89%. La coalizione di centro destra si è aggiudicata solo un seggio sui sei a disposizione e «Res Publica», del primo ministro Juhan Parts è fuori da Strasburgo. I socialdemocratici, pro-europei, hanno guadagnato tre seggi. Altri seggi al Partito della riforma, che fa parte della coalizione di governo, al Partito del centro e a «Pro Patria».
Finlandia - Affluenza 41,1%. Piccole variazioni percentuali con i conservatori (Kokoomus) al 23,7% (-1,6% 4 seggi), il Partito di centro (Kesk) al 23,3% (+2,0%, 4 seggi) e i Socialdemocratici (Spd) al 21,1% (+3,2%, 3 seggi).
Francia - Affluenza alle urne 43,14%. L'Ump del presidente Jacques Chirac ha subito una seconda batosta dopo le regionali di marzo. Con il 16,6% dei suffragi, è staccata di oltre 12 punti dai socialisti (28,9%). Adesso l'opposizione di sinistra (socialisti, comunisti del Pcf e Verdi) è al 42,88% contro il 37,98% del centrodestra.
Germania - Affluenza alle urne al 43%. Con il 21,5% dei voti, la Spd del cancelliere Gerhard Schroeder registra il peggior risultato del dopoguerra, mentre gli alleati verdi hanno quasi raddoppiato il risultato. L'opposizione conservatrice della Cdu-Csu conquista il 44,8%. I liberali tornano a Strasburgo dopo dieci anni di assenza e i post-comunisti migliorano leggermente.
Gran Bretagna - Affluenza al 38,9%. Tre giorni dopo la sconfitta alle amministrative, i laburisti del premier Tony Blair incassano un nuovo colpo scendendo al 22,6% (19 seggi). Il Partito dell'indipendenza (Ukip), fautore del ritiro immediato dall'Ue, ha ottenuto il 16,5% dei voti (12 seggi) piazzandosi al terzo posto dopo conservatori e laburisti (26,7% - 27 seggi).
Grecia - Affluenza al 62,78%. Cresce Nea Dimokratia, il partito di destra al governo che ottiene il 43,06% e 11 seggi (aveva il 36 9%). In leggero calo i socialisti del Pasok (34,03, 8 seggi), mentre crescono i comunisti del Kke (9,46% 3 seggi). La coalizione di sinistra Synaspismos scende al 4,15 e ottiene un seggio come il Laos di estrema destra. 2 seggi ai riformisti del Dikki (6,85%).
Irlanda - Affluenza 59,7%. Dura sconfitta per il premier Bertie Ahern, presidente di turno dell'Unione europea: il suo partito, Fianna Fail (centro destra), ha perso l'8% dei consensi, attestandosi al 30,9. Il vincitore è lo Sinn Fein di Gerry Adams, partito nazionalista repubblicano, che ha raddoppiato i voti passando dal 6,3 all'11,9.
Lettonia - Affluenza al 41,23%. Il partito del premier Indulis Emsis «Verdi e Contadini» non avendo superato la soglia del 5% non ottiene europarlamentari. Male anche gli alleati di governo, sia il Partito del popolo (liberale di destra - 6,6%, 1 seggio) che la «Via lettone». L'opposizione di destra con «Madrepatria e libertà» ha avuto il 29,82% dei suffragi e «Nuova Era» dell'ex premier Einars Repse, il 19,68%. Al terzo posto, il partito russofono di sinistra «Diritti umani in una Lettonia unita» che ha avuto il 10,77% dei voti.
Lituania - Costituito pochi mesi fa, il Partito del Lavoro, guidato dal miliardario di origini russe Viktor Uspaskitsh, ha vinto le elezioni con il 32,89% distanziando il Partito socialdemocratico del primo ministro Algirdas Brazauskas al 14.02%. Al terzo posto, il Partito conservatore (opposizione) con 11,19%; seguito dal Partito liberale di centro (opposizione) con il 9,13% e dalla coalizione dell'«Unione della nuova democrazia» e del Partito contadino (opposizione), con 8%.
Lussemburgo - Affluenza 90%. Vittoria dei Cristiani Sociali con il 37% dei voti. Il Partito socialista operaio (LSAP) è al 22,05%, i Verdi al 15,04%, i Democratici al 14,89%, e il Comitato azione democrazia all'8,03%.
l Malta - Affluenza record con l'82,3%. Il partito nazionalista al governo del premier Lawrence Gonzi scende dal 51,8% delle politiche dell'anno scorso al 41%, mentre salgono i Verdi, al 9,3%. Affermazione anche dei laburisti, all'opposizione, che hanno ottenuto il 48% (3 seggi sui 5 a disposizione).
Olanda - Affluenza al 39,1%. I cristiani-democratici del premier Jan Peter Balkenende rimangono la prima forza politica del paese (24,4%), anche se con lo stesso numero di eurodeputati del principale partito del centrosinistra, il Pvda (23,7%). Perdono invece gli altri due partiti della coalizione di governo i liberali del Vvd e i centristi del D66.
Polonia - Affluenza 20,42%. ha vinto Piattaforma civica (Po), una formazione del centro-destra europeista moderata guidata da Jan Rokita, l'autore dello slogan «Nizza o morte». Al secondo ed al terzo posto si sono classificati «Samoobrona», il partito antieuropeista del ribelle contadino Andrzej Lepper e poi l'Lpr, la Lega delle famiglie polacche, di estrema destra. Solo al quinto posto il partito socialista al governo, Sld-Up.
Portogallo - Affluenza 38,74%. Vittoria al partito socialista (Ps) con il 44,52% e 12 seggi. Forza Portogallo (Psd-Cds-Pp), la coalizione di governo, si ferma al 33,25% (9 seggi) e i comunisti e verdi della Coalizione democratica unitaria (Cdu) al 9,11% (2seggi).
Repubblica Ceca - Affluenza al 27,9%. Pesante sconfitta per i popolari del Kdu-Csl (9,58% e i socialdemocratici del Cssd (8,78) al governo, mentre si affermano l'Ods della destra euroscettica (30,0 e 9 seggi) e i comunisti non riformati del Kscm (20,27, 6 seggi). Gli indipendenti dell'ex manager televisivo Vladimir Zelezny ottengono 2 seggi (8,18%).
Spagna - Affluenza 45,94%. Successo del Psoe di José Luis Rodriguez Zapatero (43,3% e 25 seggi) con i popolari al 41,3% (23 seggi). Entrano a Strasburgo anche 3 baschi di Galeusca (5,1%) e due di Izquierda Unida (4,1%).
Slovacchia - Record negativo di affluenza con solo il 16,66%. I 15 seggi sono suddivisi equamente tra lo Smer (6,8%), vicino ai socialisti europei, lo Sduk (unione dei cristiani democratici del premier Dzurinda) al 17,9%, l'alleato di governo Kdh (movimento dei cristiani democratici 16,9%) e i due partiti di opposizione, i nazionalisti Ls-Hzds (17,04%) e l'Smk (13,24).
Slovenia - Votanti 28,34%. Sui sette seggi a disposizione l'alleanza di governo, con il Partito liberal-democratico (Lds) del primo ministro Anton Rop e il Partito dei pensionati (Desus), ne ha ottenuti solo tre, mentre all'opposizione di centrodestra ne vanno 4 (2 a Nuova Slovenia di Andrej Bajuk e 2 al Partito democratico di Janez Jansa).
Svezia - Affluenza al 37,2%. L'affermazione della nuova Lista di Giugno (14,4%) ha causato perdite in quasi tutti gli altri partiti con i socialdemocratici del premier Goeran Persson al 24,7% (-1,3%), i conservatori al 18,2 (-2,5%), il Partito di Centro al 6,3% (+0,3%), i liberali al 9,8% (-4,1%) e i cristiano democratici al 5,7% (-1,9%). Arretrano anche i verdi al 5,9 (-3,6%) e il Partito della sinistra 12,8% (-3,0%).
Ungheria - Affluenza al 38,47%. I conservatori del Fidesz guidati dall'ex premier Viktor Orban e oggi all'opposizione, con il 47,4% si sono aggiudicati 12 seggi, la metà di quelli a disposizione. I socialisti del Mszp al governo ne hanno presi 9 (34,3%) e i loro alleati liberali del Szdsz 2 (7,72%).
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