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Francia, card. Vingt-Trois: «Difendere la famiglia non è aggressione agli omosessuali»

La Francia è scesa in piazza ieri per manifestare contro il progetto di legge presentato dal presidente Hollande che apre il matrimonio e l'adozione alle coppie gay. Centinaia di migliaia di persone dunque hanno manifestato rispondendo all'invito di un cartello di 34 associazioni.

Come promesso, il card. André Vingt-Trois, arcivescovo di Parigi e presidente dei vescovi francesi, ieri è andato a salutare i manifestanti ma non ha marciato con loro. «Sono venuto – ha detto incontrando i giornalisti – per salutare gli organizzatori e, attraverso loro, i manifestanti, per incoraggiarli ed esprimere loro il mio sostegno nel loro lavoro e per i loro sforzi. Ho deciso di non partecipare alla marcia perché, come presidente della Conferenza episcopale francese, ho relazioni con il governo e il presidente della Repubblica che mi permettono di esprimere loro direttamente il mio punto di vista senza aver bisogno di manifestare».

Poi a una domanda sugli omosessuali, il cardinale ha detto: «Credo che bisogna comprendere che la difesa della filiazione e della paternità e maternità in relazione alla filiazione non è un’aggressione agli omosessuali ma semplicemente un riconoscere un dato di fatto: il bambino nato da un uomo e da una donna deve essere cresciuto da un uomo e da una donna».