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Gaza: Caritas Internationalis, appello per il cessate-il-fuoco

Un immediato cessate -il-fuoco e un appello alle parti in conflitto perché sia consentito agli aiuti umanitari di arrivare nella regione. È quanto chiede la Caritas Internationalis, che in un comunicato diffuso ieri sera chiede che «sia risparmiata la popolazione civile, rispettando così le leggi umanitarie internazionali e i diritti umani».

Il lavoro della Caritas prosegue a Gaza, ma le bombe minacciano i suoi sforzi di portare soccorso agli abitanti. «Da un conflitto escono solo tragedie: sofferenza, perdita di vite umane e una grave violazione dei diritti umani- dichiara Michel Roy, segretario generale di Caritas Internationalis – noi dobbiamo credere in un futuro comune per gli israeliani e i palestinesi e come comunità internazionale dobbiamo lavorare su ogni livello, umanitario, politico e spirituale, per assicurare che ci sia una possibilità in Terra Santa».

La Caritas ha lanciato recentemente un appello per raccogliere fondi per Gaza: oltre un milione gli euro già raccolti che serviranno a garantire cibo e altri beni. Il numero delle vittime nella Striscia di Gaza sale intanto a 800, in gran parte civili, 32 i soldati israeliani uccisi. È di almeno 2 morti e 200 feriti il bilancio degli scontri avvenuti questa notte a Qalandiya, durante una marcia di protesta tra Ramallah e Gerusalemme Est, mentre a Tel Aviv sono state udite quattro esplosioni.