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Giappone: Consiglio ecumenico delle Chiese, «Mai più Hiroshima e Nagasaki»

"Mai più Hiroshima. Mai più Nagasaki. Il Dio della vita ci chiama tutti ad accogliere il loro grido instancabile e assicurare che un bombardamento simile non potrà mai accadere di nuovo. L’anniversario di quest‘anno ha bisogno di un rinnovato impegno da parte di tutto il mondo”. Inizia così il messaggio scritto da Olav Fykse Tveit, segretario generale del Consiglio ecumenico delle Chiese (Wcc) in occasione del 68° anniversario dei bombardamenti atomici avvenuti su Hiroshima e Nagasaki il 6 e 9 agosto 1945.

“Gli eventi in corso nell’area nord-orientale dell’Asia – osserva Tveit – evidenziano quanto ancora quella regione e il mondo vivono nell‘ombra della distruzione di massa in stile Hiroshima”. Il segretario generale del Wcc ricorda che proprio in Corea del Sud, a Busan, rappresentanti di Chiese provenienti da 140 paesi si riuniranno per la X Assemblea del Consiglio ecumenico delle Chiese. “Sessanta anni dopo il cessate il fuoco – ricorda Tveit – ogni paese nel nord-est asiatico ha le proprie armi nucleari o accetta la protezione con armi nucleari statunitensi”.

Buddisti, cristiani e organizzazioni della società civile nella regione hanno più volte ribadito che “la penisola coreana deve essere liberata dalle armi nucleari come una pietra miliare per una pace duratura”. Nel messaggio si ricorda anche il disastro di Fukishima e si conclude con un appello: “Dobbiamo proteggere la vita per il bene di tutte le persone. Hiroshima e Nagasaki non devono mai più accadere”.