Mondo

Grecia, è crisi, si va al voto. In Svezia governo di unità nazionale

Si svolgeranno molto probabilmente il prossimo 25 gennaio le elezioni parlamentari in Grecia. Oggi è infatti fallito il terzo e ultimo tentativo di eleggere il nuovo Presidente della Repubblica.

Il candidato del governo, l’ex commissario europeo Stavros Dimas, ha raccolto 168 voti rispetto ai 180 necessari. Si tratta di una sconfitta per il premier conservatore Antonis Samaras, che non è riuscito a costruire una maggioranza ampia per scegliere il Capo dello Stato ed evitare la caduta dell’Esecutivo e il ritorno alle urne che, secondo tutti i sondaggi, avvantaggerebbe la sinistra alternativa ed euroscettica di Syriza e il suo candidato Alexis Tsipras. L’instabilità politica ha già avuto una pesante ricaduta sulle Borse (quella di Atene ha subito perso 10 punti percentuali) e riporta la Grecia al rischio default. Prima del voto Samaras aveva affermato in Parlamento: «Se non eleggeremo un nuovo presidente la responsabilità sarà di chi non lo ha votato e sarà ricordato da tutti ma soprattutto dalla storia». Dal canto suo Tsipras ora sostiene: «Il governo di Samaras che per due anni e mezzo ha depredato la società appartiene al passato. Tutti si sono abituati in Europa all’idea che Syriza sarà al governo e che inizieranno nuovi negoziati» con la Troika (Ue, Bce, Fmi).

Diversamente da quanto accade ad Atene, in Svezia si è invece formato due giorni or sono – dopo l’annuncio di elezioni politiche a marzo 2015 – un nuovo governo di solidarietà nazionale che unisce il centrosinistra socialdemocratico ai verdi e a quattro piccoli partiti di centrodestra, per evitare che dalle urne uscisse rafforzata la destra xenofoba del partito denominato Svedesi democratici. Il premier uscente Stefan Lovfen, eletto solo tre mesi or sono, ha dunque confermato l’incarico, ma il suo programma dovrà essere rivisto alla luce della nuova coalizione: Lovfen è attualmente al lavoro per consolidare la nuova maggioranza al Parlamento di Stoccolma e per ridefinire le priorità programmatiche dell’azione di governo.