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IRAQ, APERTI VARCHI ALLA FRONTIERA CON IL KUWAIT

Si intensificano, almeno nelle impressione degli specialisti, le azioni per la preparazione dell’attacco all’Iraq: strani varchi sono stati aperti nella rete elettrificata che divide il Kuwait dall’Iraq. Secondo i responsabili della missione di osservatori dell’Onu, Unikom, che controllano la zona smilitarizzata al confine tra i due Paesi la barriera è stata tagliata in almeno tre punti, con aperture di almeno venticinque metri. Il motivo di queste azioni potrebbe essere quello di preparare il passaggio di mezzi corazzati ed uomini impegnati nell’invasione. “Nessuno è autorizzato ad entrare nella zona smilitarizzata, intendiamo scoprire chi e perchè l’ha fatto” ha detto l’Unikom, che non è in grado di dire chi abbia compiuto l’operazione. Gli uomini dell’Onu, tuttavia, hanno comunicato al Consiglio di Sicurezza che gli Usa potrebbero aver violato le leggi internazionali.

Al Palazzo di vetro di New York, invece, si sostiene che alcuni dei 1300 uomini dell’Unikom avrebbero notato marines statunitensi armati, intenti a tagliare i reticolati. In particolare gli addetti alla vigilanza avrebbero fermato uomini in abiti civili, armati e su jeep, che si sarebbero qualificati come marines degli Stati Uniti.

Il territorio sotto controllo dell’Onu si estende per una profondità di cinque chilometri all’interno del Kuwait e per dieci in Iraq e fu dichiarato dalle Nazioni Unite ‘zona demilitarizzata’ nel 1991, subito dopo la fine della Guerra del Golfo. Gli angloamericani sono oltre 100mila in Kuwait e ieri il capo delle forze britanniche a Kuwait City, generale Mike Jackson, ha dichiarato che i militari al suo comando sarebbero pronti in «altri quattro o cinque giorni, ma anche se fosse per oggi andrebbe bene».Misna