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IRAQ, TRUPPE USA SPARANO SULLA FOLLA, 10 MORTI A MOSUL

Dieci persone morte e parecchi feriti a Mosul, nel nord dell’Iraq, dopo che, secondo quanto riferito da alcuni testimoni all’Afp, le truppe Usa hanno aperto il fuoco sulla folla che contestava un governatore iracheno appoggiato dagli americani. «Ci sono cento feriti e 10 morti», ha detto uno dei medici dell’ospedale della città, il dottor Ayad Al-Ramadhani. Tre testimoni interpellati dall’Afp hanno riferito che i militari americani hanno sparato sulla gente che aveva manifestato ostilità nei confronti del nuovo governatore, Mashaan Al-Juburi, che stava tenendo un discorso a favore degli Usa. Il comando militare di Mosul si è rifiutato di fare commenti, mentre il generale Vincent Brooks dal comando centrale in Qatar ha detto di non aver visto finora rapporti sull’accaduto e di non poter confermare la notizia.«Eravamo al mercato, vicino al palazzo del governo, dove Juburi stava tenendo un discorso», ha raccontato Marwan Mohammed, uno dei testimoni. «Diceva che tutto sarebbe stato messo a posto, l’acqua, l’elettricità e che la democrazia erano gli americani. I soldati Usa erano in mezzo alla gente con le loro bandiere, si erano piazzati fra i civili e il palazzo. Ad un certo punto la gente si è cominciata a muovere verso il palazzo, qualche ragazzo ha tirato delle pietre e gli americani hanno cominciato a sparare. Dopo hanno anche impedito alla gente di raccogliere i cadaveri».All’ospedale di Mosul, dove i parenti delle vittime gridavano insulti contro le truppe anglo-americane, un dottore ha raccontato quello che gli avevano detto i feriti. «Juburi stava dicendo che bisognava cooperare con gli Stati Uniti. La folla gli ha cominciato a gridare che era un bugiardo e le proteste aumentavano mentre lui continuava a parlare. Gli hanno tirato degli oggetti contro ed hanno ribaltato la sua macchina. Uno dei feriti ha detto che è stato proprio Juburi a chiedere agli americani di sparare» (Fonte Asca).