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Inondazione a Lourdes: mons. Brouwet, “situazione stabilizzata”

Il vescovo precisa che la Grotta sarà accessibile già a partire da domani sera e che da questa mattina sono aperte la porte Saint-Michel e Saint-Joseph così come la «cappella delle confessioni». Le fontane saranno accessibili a partire da questo pomeriggio mentre rimangono chiuse le piscine e vietato l'accesso ai ponti che attraversano il fiume Gave. Il vescovo tiene poi a ringraziare quanti in questi giorni si sono dati da fare per Lourdes

«La situazione si è stabilizzata» e domani sera si spera che si possa riaprire la grotta di Massabielle. Ma l’ondata di pioggia che si è abbattuta nel sud della Francia, provocando l‘esondazione del fiume Gave, ha lasciato nel santuario mariano di Lourdes ingenti danni. A fare il «punto della situazione» è il vescovo di Tarbes e Lourdes, mons. Nicolas Brouwet, in un messaggio video rivolto ieri sera a «tutti i pellegrini e gli amici di Lourdes». «La Grotta – dice il vescovo – è stata completamente inondata. La centrale elettrica è fuori uso perché trascinati dal torrente di acqua, uno degli alberi sradicati dal flusso delle acque ha colpito la centrale. Due ponti sono inaccessibili. Avremo un grosso lavoro da fare. Innanzitutto lavoro di riparazione a partire dalle canalizzazioni. E poi lavoro di pulizia». Il vescovo precisa che la Grotta sarà accessibile già a partire da domani sera e che da questa mattina sono aperte la porte Saint-Michel e Saint-Joseph così come la «cappella delle confessioni». Le fontane saranno accessibili a partire da questo pomeriggio mentre rimangono chiuse le piscine e vietato l’accesso ai ponti che attraversano il fiume Gave. Il vescovo tiene poi a ringraziare quanti in questi giorni si sono dati da fare per Lourdes: i vigili del fuoco, i servizi comunali e «tutti coloro che hanno lavorato nel weekend» per ripulire il santuario. Molti sono arrivati anche dall’Italia. «Pensate a noi – conclude il vescovo – pregate per noi. Non vi dimenticheremo alla grotta di Massabielle». Sabato pomeriggio, l‘altare era completamente ricoperto di acqua. Thierry Castillo, economo diocesano responsabile del santuario, non ha nascosto la sua commozione per la violenza con cui il fiume Gave ha allagato la grotta sabato pomeriggio: «Sono impressionato – dice -. Si è soliti dire che l‘uomo è piccolo rispetto alla natura. Qui, ce ne siamo resi conto in maniera evidente». Castillo prevede una conta dei danni per «centinaia di migliaia di euro». Intanto le immagini dell’inondazione del Santuario mariano – attraverso il sito di Lourdes – hanno fatto il giro del mondo: il primo video, pubblicato all‘inizio del diluvio, venerdì sera, è stato visto più di 100.000 volte in meno di 48 ore, un record. Il 3 novembre – assicurano da Lourdes – tutto dovrebbe essere pronto per accogliere i vescovi francesi che come d’abitudine si ritroveranno qui per la loro Assemblea plenaria autunnale. Forte è la mobilitazione dei pellegrini per il ripristino della normalità. In una lettera al sindaco e al vescovo di Lourdes, il presidente nazionale dell’Unitalsi Salvatore Pagliuca scrive: «Lourdes è casa per l’Unitalsi. Per questa ragione, abbiamo avvertito dal primo istante l’urgenza di offrire il nostro contributo operativo per ripristinare al più presto la normalità dei luoghi». (Sir)