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Margaret Thatcher: il cordoglio del Primate cattolico

Mentre la Gran Bretagna rende tributo a Margaret Thatcher con funerali solenni per organizzare i quale il primo ministro David Cameron ha interrotto il proprio viaggio in Europa, Charles Moore, biografo ufficiale della Thatcher, ricorda a Sir Europa che la lady di ferro è stata il «primo ministro inglese più importante da Winston Churchill» e «quello di maggiore successo del XX secolo, in tempi di pace».

D’altra parte, Moore ribadisce «la rivoluzione introdotta nel Regno Unito dal fatto che per la prima volta a Downing Street è entrata una donna». Il primate cattolico, monsignor Vincent Nichols, è stato tra i primi a «pregare per la pace dell’anima» di Margaret Thatcher e «per le intenzioni della sua famiglia e di tutti coloro che la piangono», riconoscendo di «aver appreso con tristezza la notizia della morte della Baronessa Thatcher che ha servito questo Paese per molti anni».

Thatcher è stata al potere più a lungo di qualsiasi altro premier del XX secolo, restando in carico come primo ministro dal 1979 al 1990. Era profondamente religiosa.  Famosissima la sua immagine sui gradini di Downing Street, nel 1979, appena arrivata al potere mentre cita san Francesco d’Assisi: «Dove c‘è discordia, che si possa portare armonia. Dove c‘è errore, che si porti la verità. Dove c‘è dubbio, si porti la fede. E dove c‘è disperazione, che si possa portare la speranza». Qualche mese prima aveva spiegato a Richard Dowden, direttore del settimanale cattolico «Catholic Herald», l’origine della sua fede. Parlando dell’impegno dei cristiani per i più poveri aveva detto che «mentre insegni loro la religione devi riconoscere che probabilmente non la accoglieranno o capiranno almeno che significhi qualcosa per loro e li renda indipendenti». Questo tuttavia non risolve il problema. «Quando ti sei liberato di povertà, ignoranza e malattia se non sei un cristiano pensi che questo risolva i problemi del mondo. Noi sappiamo che non lo fa perché esiste ancora il problema davvero religioso della scelta tra bene e male. La scelta è l’essenza dell’etica».

«Margaret Thatcher ha segnato la vita politica britannica ed europea» e per questo «è stata una figura di importanza storica». Martin Schulz, presidente dell’Europarlamento, interviene alla notizia della scomparsa dell’ex premier britannico. Schulz premette «le chiare differenze» di visione politica sull’Europa rispetto alla Thatcher; quindi sottolinea che, prima di assumere alcuni atteggiamenti «europrudenti» e contrari a un processo politico rafforzato verso l’unità europea, era stata una convinta sostenitrice dell’Atto unico europeo, a metà anni ‘80. «Non importa se se ne condividono» le scelte politiche in ambito comunitario, prosegue Schulz; a suo avviso occorre comunque riconoscere che Margaret Thatcher «ha dimostrato che la politica ha ancora la capacità di essere una forza per il cambiamento».