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Medio Oriente: Ordinari cattolici, nota sulla persecuzione dei cristiani

«Cristiani perseguitati in Medio Oriente?» è questa la domanda cui la «Commissione Giustizia e Pace» dell’Assemblea degli Ordinari cattolici di Terra Santa (Aocts) risponde in una nota pervenuta al Sir, diffusa il 2 aprile, in cui non manca una chiara presa di posizione: ad essere attaccati non sono solo i cristiani ma anche tanti musulmani laici.

A colpire quei gruppi estremisti che, “in nome di una interpretazione politica dell‘Islam, stanno scatenando il caos in molti paesi, in particolare in Iraq, Egitto e Siria”. Non c‘è dubbio, per l’Aocts, che “molti di questi estremisti considerano i cristiani come infedeli, come nemici, come agenti di potenze straniere ostili o semplicemente come un facile bersaglio per estorsione”. Tuttavia, la nota precisa che “i cristiani non sono le uniche vittime di questa violenza e barbarie. Musulmani laici, tutti quelli definiti ‘eretici’, ‘scismatici’, o semplicemente ‘anticonformisti’ sono stati attaccati e uccisi nel caos imperante”. Le rivolte della Primavera araba hanno fatto cadere quei regimi dittatoriali che avevano garantito “legge e ordine, al prezzo terribile di repressione militare e poliziesca” e sotto i quali “i cristiani avevano vissuto in relativa sicurezza”.  

“Alcuni cristiani – riconoscono gli Ordinari cattolici – tendevano a difendere questi regimi, quando invece – e qui la nota lo denuncia chiaramente – la fedeltà alla loro fede e la preoccupazione per il bene del loro Paese avrebbe forse dovuto spingerli a parlare molto prima, a dire la verità e chiedere riforme necessarie, in vista di una maggiore giustizia e rispetto dei diritti umani, come avevano fatto molti cristiani e musulmani coraggiosi”. Il rischio concreto che gruppi estremisti prendano ora il potere impone a “cristiani e musulmani laici di stare uniti. Tutti, cristiani e musulmani, dobbiamo essere consapevoli che il mondo fuori non farà alcuna mossa reale per proteggerci. Poteri politici internazionali e locali cercano i propri interessi. Dobbiamo avvicinare coloro che sognano come noi una società in cui musulmani e cristiani ed ebrei vivano fianco a fianco per costruire una società in cui le nuove generazioni possano vivere e prosperare”.