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Naufragio nel Mediterraneo: mons. Perego (Migrantes), «svegliati Europa»

Il direttore generale della Fondazione Migrantes, monsignor Giancarlo Perego, interviene a proposito della notizia della morte di almeno 40 migranti in un naufragio a largo della Libia.

«Una larga e condivisa azione di salvataggio in mare, un piano organico di accoglienza di rifugiati in tutti i Paesi europei, un piano di pace e di accompagnamento alla stabilità e alla democrazia nei Paesi del Mediterraneo, un programma urgente e mirato di cooperazione internazionale a favore dei Paesi di origine dei migranti e dei rifugiati, valorizzando la rete delle Ong già presenti e favorendo nuovi progetti condivisi». Queste le quattro azioni proposte all’Europa rivolte oggi dal direttore generale della Fondazione Migrantes, monsignor Giancarlo Perego, dopo la notizia della morte di almeno 40 migranti in un naufragio a largo della Libia. «Mentre l’Europa gioca la melina sulla misera distribuzione di 32mila persone, nel Mediterraneo si continua a morire» afferma mons. Perego in una nota dal titolo «Svegliati Europa». L’Europa deve «risvegliarsi dal sonno che le impedisce di vedere il dramma dei rifugiati oggi, cresciuti di quasi 10 milioni nel mondo in un anno, passando da 50 a 60 milioni di persone» spiega mons. Perego. Tra i progetti «condivisi» potrebbe essere considerato anche per un numero di rifugiati «il visto e la partenza in sicurezza da alcuni Paesi verso l’Europa e verso altri Paesi».

«Queste azioni comportano una crescita dell’Europa nella condivisione delle politiche dell’immigrazione e dell’asilo – aggiunge il direttore Migrantes -, ma anche un piano unitario diplomatico e di politica estera». La divisione, i continui rimandi di decisioni, la «mancanza di azioni coraggiose e di condivisione di risorse non fanno che far avanzare in Europa muri, nazionalismi e conseguentemente la crescita del numero di morti nel Mare nostro».