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Nicaragua: continua repressione verso Chiesa e giornalisti

Il salesiano padre Gutiérrez, che aveva la cura pastorale della chiesa di San Sebastiano a Masaya, città simbolo della resistenza riconquistata da paramilitari oltre un mese fa costretto a fuggire da Masaya, e rifugiarsi all’estero

Nepotismo e repressione continuano a essere le facce dell’azione politica del regime di Daniel Ortega in Nicaragua. Oltre alla notizia della nomina a direttore della Polizia nazionale del consuocero Francisco Díaz, si registrano ulteriori attacchi alla Chiesa e alla libera stampa. Padre César Augusto Gutiérrez è il salesiano che aveva la cura pastorale della chiesa di San Sebastiano a Masaya, città simbolo della resistenza riconquistata da paramilitari oltre un mese fa. In quell’occasione la voce di padre Augusto si levò coraggiosa, e ora è costretto a fuggire dal Paese in seguito alle minacce di morte e di incriminazione ricevute a più riprese e fattesi sempre più minacciose negli ultimi giorni. Come informa il quotidiano indipendente La Prensa, padre Augusto è sano e salvo all’estero e continua a pregare per il suo Paese.

Tra i numerosi attacchi alla libera stampa, si registra quello rivolto via web, con insulti e minacce, al giovane giornalista Israel González Espinoza, corrispondente tra l’altro della spagnola Religión Digital. Il giornalista, che ha dichiarato di non avere paura e di voler proseguire in quella che considera la sua «missione», è stato esortato dal vescovo ausiliare di Managua, mons. Silvio José Báez, «a non lasciarsi intimidire».