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Nicaragua: delegazione Wcc in visita al Paese, appoggio al dialogo ma «Governo faccia chiarezza»

Il Consiglio mondiale delle Chiese (Wcc) e l’alleanza ecumenica Act, nell’ambito del Pellegrinaggio di Giustizia e Pace del Consiglio mondiale, sono stati in questi giorni con una loro delegazione in Nicaragua, con l’obiettivo di «accompagnare le Chiese del Paese centroamericano nel contesto attuale di dolore e ferite sofferte da parte di molte persone e nel mezzo degli sforzi per trovare soluzioni», come si legge nel Messaggio diffuso ieri e pervenuto al Sir.

Prosegue il testo, firmato tra gli altri dal rev. Douglas Leonard, pastore della Chiesa Riformata negli Stati Uniti e direttore dell’Ufficio ecumenico del Wcc presso le Nazioni Unite, che ha guidato la delegazione: «Abbiamo cercato di appoggiare il dialogo come un metodo per appianare le differenze, riaffermare e potenziare gli appelli in favore della giustizia, della pace e del rispetto dei diversi modi di pensare nelle società contemporanee». I rappresentanti degli organismi ecumenici affermano di «aver ascoltato sia voci che silenzi su episodi recenti della violenza vissuta» e di essersi resi conto che, anche per ragioni storiche, «raggiungere la riconciliazione e la pace è un processo lungo e arduo». Tuttavia, si legge ancora nel Messaggio, «riaffermiamo la vocazione cristiana a costruire la pace tra tensioni e conflitti sociali. Come cristiani e cristiane, siamo chiamati a essere gestori della pace con giustizia, per trasformare il dolore in speranza. La pace si raggiunge solo quando tutte le parti hanno potuto esprimere il loro dolore, ammettere le loro responsabilità (per azione od omissione) e impegnarsi in un dialogo fraterno».

La presenza delle Chiese in tutto il territorio del Nicaragua, poi, «rappresenta un’opportunità» per poter rispondere alla chiamata cristiana alla pace e alla giustizia. Nel corso della visita, le delegazioni «si sono impegnate a lavorare insieme per appoggiare il ruolo assunto dalle Chiese del Nicaragua in questo cammino». A questo punto, però, «è sommamente importante che il Governo nicaraguense risponda in modo trasparente alle richieste di fare chiarezza, perché tutte le prospettive riguardo a quanto è accaduto siano comprese». Il comunicato si chiude con l’impegno ad «agire in pieno appoggio ai diritti umani di tutto il popolo del Nicaragua».