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Nicaragua: riprende il Dialogo nazionale, al tavolo anche tre vescovi

Riprende in Nicaragua il tentativo di riportare la pace e la riconciliazione nel Paese attraverso un Dialogo nazionale. L'esperienza del Dialogo si era chiusa lo scorso giugno in modo traumatico e da allora la repressione del governo guidato da Daniel Ortega è aumentata d'intensità.

La scorsa settimana, nella giornata delle celebrazioni per l’anniversario della morte del generale Sandino, Ortega ha annunciato la riapertura del tavolo del Dialogo, dopo che aveva trovato una prima intesa con le organizzazioni imprenditoriali. Il Dialogo prenderà il via domani e al tavolo sono stati chiamati anche tre esponenti della Chiesa: il card. Leopoldo Brenes, arcivescovo di Managua, il nunzio apostolico, mons. Waldemar Sommertag, e mons. Rolando Álvarez, vescovo di Matagalpa. Si tratta di una delegazione meno numerosa rispetto alla precedente esperienza e più defilata. I vescovi avranno lo status di osservatori e non di mediatori. Al Dialogo prenderà parte anche una delegazione delle opposizioni riunite nell’Alleanza civica.

Resta forte, tuttavia, l’attesa di un gesto forte sul fronte della liberazione dei prigionieri politici, come chiesto sia dai familiari dei prigionieri sia dall’Associazione nicaraguense per i diritti umani (Anpdh), che ritiene «utopico» un dialogo senza la fine della repressione e la liberazione dei prigionieri politici.