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Nigeria: Amnesty, donne rapite da Boko Haram addestrate a combattere

«Molte delle almeno 2000 donne e bambine rapite da Boko haram dal 2014 sono state ridotte in schiavitù sessuale e addestrate a combattere». Lo sostiene Amnesty International nel rapporto pubblicato in occasione del primo anniversario del rapimento delle ragazze della scuola di Chibok.

Nelle 90 pagine intitolate «Il regno del terrore di Boko haram» Amnesty «denuncia molteplici crimini di guerra e crimini contro l’umanità commessi dal gruppo armato, tra cui l’uccisione di almeno 5500 civili nel nord-est della Nigeria a partire dal 2014». «La vicenda delle 276 studentesse rapite a Chibok nell’aprile 2014 ha avuto risonanza mondiale grazie anche alla campagna #BringBackOurGirls. Ma si tratta solo di una piccola parte delle donne, delle bambine, degli uomini e dei bambini rapiti da Boko haram». Il rapporto di Amnesty si basa su 377 interviste, tra cui 189 con vittime e testimoni oculari degli attacchi di Boko haram, e contiene immagini, anche dal satellite, della devastazione. «Uomini e donne, bambini e bambine, cristiani e musulmani, sono stati uccisi, sequestrati e brutalizzati sotto il regno del terrore di Boko haram, che ha investito milioni di persone. I recenti successi militari – ha dichiarato Salil Shetty – possono anche essere l’inizio della fine per il gruppo armato, ma c’è ancora tantissimo da fare per proteggere i civili, risolvere la crisi umanitaria e rimarginare le ferite».