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Pace e disarmo: 70 leader religiosi contro diffusione dei «robot killer»

Oltre 70 rappresentanti di Chiese e associazioni, in collaborazione con Pax Christi internazionale, hanno firmato un appello per la messa al bando delle armi completamente autonome

«Stati membri stanno sviluppando armi completamente autonome (i robot killer) capaci di selezionare e mirare bersagli senza l’intervento umano, permettendo che decisioni di vita e di morte siano compiute da macchine. Mai una macchina dovrebbe poter prendere una decisione portatrice di tali gravi conseguenze. La guerra robotica è un affronto alla dignità umana e alla sacralità della vita». Così si legge nell’appello sottoscritto da oltre 70 rappresentanti di chiese e associazioni di ispirazione religiosa, per il bando totale delle armi completamente autonome.

L’iniziativa è stata promossa dall’organizzazione olandese Pax in collaborazione con Pax Christi internazionale. Il manifesto è parte di una campagna lanciata nel 2013 «Stop killer-robots campaing». L’appello si rivolge in particolare ai rappresentati degli Stati che si riuniranno a Ginevra il 13-14 novembre per la Convenzione sulle armi convenzionali (Cww) e decidere se continuare o sospendere la discussione sui robot-killer avviata a maggio. Per questo l’appello chiede «a tutti i governi di partecipare al dibattito internazionale» e «lavorare per un divieto allo sviluppo, produzione e uso di armi completamente autonome».

Tra i firmatari: il vescovo emerito Desmond Tutu, il patriarca latino di Gerusalemme Fouad Twal, il patriarca caldeo dell’Iraq Raphael Sako, vescovi presidenti delle antenne nazionali di Pax Christi, rappresentanti dell’islam e dell’ebraismo, monaci buddisti, vescovi luterani.