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Pakistan, la Commissione «Giustizia e Pace» sulla strage di cristiani: «Polizia negligente»

Lahore (Agenzia Fides) - La protezione fornita dalle autorità è stata «minima», nonostante gli allarmi già lanciati nei giorni scorsi, date le minacce ricevute dalla chiese; e «gli agenti presenti al momento dell'attacco erano occupati a guardare in tv la partita di cricket, invece di svolgere il loro compito di proteggere le chiese. In conseguenza a questa negligenza molti cristiani hanno perso la loro vita»: è quanto afferma un comunicato ufficiale della Commissione «Giustizia e Pace» (NCJP) della Conferenza episcopale del Pakistan, dopo il duplice attacco suicida alle chiese di Lahore.

Nel comunicato inviato a Fides, l’organismo invita «il governo ad adottare forti misure per proteggere le chiese e le minoranze religiose in Pakistan», ricordando che «la comunità cristiana del Pakistan è stata presa di mira dagli estremisti già in passato». Secondo la nota, «le chiese avevano già subito minacce e avevano già chiesto alla polizia misure di sicurezza maggiori». Tuttavia la loro voce è rimasta inascoltata e la «la protezione garantita è stata minima».

Nella nota giunta a Fides, il Direttore Nazionale della Commissione, p. Emmanuel Yousaf Mani, e il Direttore esecutivo, Cecil Chaudhry Shane, dichiarano in modo congiunto: «Urge fermare l’uso della religione come pretesto per uccidere le minoranze religiose. Chiediamo che il governo provinciale e federale prenda provvedimenti seri per proteggere le minoranze». Secondo la Commissione urge la « volontà politica» che applichi «le raccomandazioni espresse dal giudice capo della Corte Suprema sulla tutela delle minoranze religiose e sull’eliminazione del terrorismo dalla società».