Mondo

Papa a Strasburgo: Schulz, «Strade Ue e Chiesa nella stessa direzione»

(Sir Europa - Strasburgo) - Appena giunto alla sede del Parlamento europeo a Strasburgo il Papa ha incontrato i dipendenti dell'istituzione con le rispettive famiglie. Quindi un faccia a faccia con il presidente dell'Assemblea Ue, Martin Schulz, la firma del Libro d'Oro e uno scambio di doni (il Papa ha donato una raffigurazione di una colomba delle pace).

È seguito l’arrivo in aula, per l’occasione piena in ogni ordine di posti. Oltre agli eurodeputati, sono presenti il presidente del Consiglio europeo Herman van Rompuy, quello della Commissione Jean-Claude Juncker e quello del Consiglio italiano (presidente di turno Ue) Matteo Renzi. Il presidente Schulz ha rivolto alcune parole di saluto, ricordando anzitutto la visita di Giovanni Paolo II nel 1988, che fu «una pietra miliare sulla via della caduta della Cortina di ferro. Oggi, Sua Santità di rivolge ai membri del Parlamento europeo che rappresentano 500 milioni di abitanti e rappresentano la diversità dell’Europa». L’Ue «sta attraversando una crisi senza precedenti, con una perdita di fiducia enorme. Ma senza fiducia nessuna idea e nessuna istituzione può sussistere. In questo senso le strade dell’Ue e della Chiesa cattolica vanno nella stessa direzione» fondate su pace, solidarietà, sviluppo.

«L’Ue si schiera per il coinvolgimento e contro l’esclusione»: Schulz cita giovani, anziani, migranti. «Sua Santità, le sue parole hanno un’enorme importanza perché si rivolgono a tutti noi, sono pronunciate per tutti noi, perché lei tocca temi universali. Sono parole che offrono orientamento in un’epoca di disorientamento». «Insieme siamo più forti che da soli», ha aggiunto Schulz. Il presidente ha quindi affermato, rivolgendosi al Papa: «La sua storia è europea: viene da una famiglia che abbandonò la patria per trovare lavoro in America. Lei è un uomo giunto dall’altra parte del mondo» e sta operando per una riforma della Chiesa e in ambito sociale e civile. Quindi Schulz ha invitato il Papa a intervenire rivolgendosi agli eurodeputati.