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Parigi sotto attacco, decine di morti. Chiuse le frontiere

Diverse sparatorie in varie parti della città più tre esplosioni al di fuori dello stadio dove si stava giocando la partita di calcio tra Francia e Germania. Parigi è sotto attacco e il bilancio molto provvisorio conta già almeno 60 morti. Ci sarebbero anche ostaggi ancora in mano ai terroristi. Il presidente ha annunciato lo stato d'emergenza e la chiusura delle frontiere.

Gli attacchi evidentemente coordinati hanno mietuto vite, oltre che attorno allo stadio e in un ristorante, in una sala concerti (dove ci sarebbero una sessantina di ostaggi). Subito dopo le esplosioni al di fuori dello stadio, il presidente Holland, che assisteva in tribuna, è stato portato via dagli agenti e le inferriate attorno all’impianto sono state bloccate, impedendo agli spettatori di uscire (vi erano circa 50 mila spettatori). Nella sala concerti Bataclan, nell’XI arrondissement, dove vi erano 1.500 persone, vi sarebbero numerosi ostaggi ancora in mano ai terroristi (si parla di 60 o forse 100). Vertice d’emergenza nella notte al ministero dell’Interno. A seguito degli attentati a Parigi, in Italia sono state innalzate le misure di sicurezza. I vertici delle forze dell’ordine hanno immediatamente deciso di rafforzare i controlli e il monitoraggio delle aree considerate più a rischio. Ai parigini è stato chiesto di rimanere in casa perché gli attacchi sarebbero ancora in corso.

Alle 23,50 è apparso in tv il presidente Holland, che ha annunciato due provvedimenti che verranno approvati dal un consiglio dei ministri straordinario: la dichiarazione dello stato d’urgenza, con blocchi alla circolazione e perquisizione a sospetti, e il blocco delle frontiere per impedire che terroristi possano entrare o uscire dalla Francia.