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Presidente Rossi su strage Charleston: «Attenzione i germi della violenza sono anche tra noi»

Strage in una storica chiesa frequentata dalla comunità afroamericana a Charleston, in South Carolina: un uomo bianco è entrato verso le nove di ieri sera e ha aperto il fuoco all'impazzata, mentre era in corso una lettura della Bibbia. Il bilancio e' pesante, nove morti.

“Da Charleston, con la sua strage a sfondo razziale in una chiesa, arriva un monito per tutti noi. In un’Europa dove si alimentano paure, si innalzano muri e si invocano le ruspe per risolvere i problemi, non può che crescere il pericolo rappresentato dalla xenofobia e dall’intolleranza”.

E’ quanto sottolinea il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, in questi giorni impegnato anche nel confronto con il governo e con le altre Regioni per cercare una soluzione concreta e sostenibile al problema dei profughi.

“E’ inimmaginabile – spiega il presidente – che si uccida in una chiesa gente che prega, per odio razziale, eppure questo succede in un paese come negli Stati Uniti che, pur non avendo mai del tutto risolto i problemi dell’integrazione della comunità afroamericana, ha saputo crescere e farsi forte proprio grazie alle differenze. Per questo bisogna prestare grande attenzione anche a ciò che potrà succedere in Europa, che pure è il continente dove è nata l’idea stessa di democrazia e di diritti universali. Credo che invece che gridare al contagio da scabbia e adoperarlo come pretesto per invocare i respingimenti, ci si debba preoccupare dei germi di violenza di chi oggi specula sulle paure. Così come credo che chi reagisce, come Salvini, alle sagge parole di papa Francesco sui rifugiati avrà davvero molto di cu i farsi perdonare”.