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Progetto Agata Smeralda, un container che porti vita alla tormentata Haiti

"Da ormai trent'anni operiamo in Italia e nelle periferie poverissime del mondo con un sogno. Il grande sogno di tutelare la vita e la dignità umana dei bambini in qualunque parte del mondo ce ne sia bisogno". Scrive così Mauro Barsi, presidente della onlus fiorentina Progetto Agata Smeralda, promuovendo l'iniziativa per Haiti "Un container per la vita". Di seguito riportiamo integralmente la sua lettera.

L’inferno di Haiti non ha fine. Il 14 agosto la terra ha tremato provocando l’ennesima terribile tragedia umanitaria. Le vittime accertate, ad oggi, sono più di 2.000. Dal 2018 Haiti è una polveriera in cui l’80% della popolazione vive sotto la soglia di povertà. La rivolta popolare ha sconvolto per sempre la vita di una popolazione poverissima che sopravvive nelle baracche più povere del mondo. Migliaia di persone sono scese in piazza per manifestare contro il presidente. Ne è nata una rivolta brutale e violenta con morti e tanta disperazione. Con la morte di Moise il Paese ha cercato di rialzare la testa a fatica, ma per Haiti è arrivata l’ennesima pugnalata mortale.

Il terribile sisma di magnitudo 7.2 ha colpito con forza una popolazione già in ginocchio. Le conseguenze della scossa devastante, che ha distrutto rovinosamente e irreversibilmente l’isola, sono state rese ancor più drammatiche dall’uragano Grace. Molti abitanti, pur essendo sopravvissuti al sisma, sono morti per mancanza di assistenza medica e almeno mezzo milione di bambini non ha più un riparo dove vivere. L’aiuto si trasforma in una vera e propria corsa contro il tempo per impedire altre sofferenze, altri tormenti, altri morti.

Suor Marcella Catozza, da anni ad Haiti al fianco delle poverissime creature, riferisce della tragica situazione in cui versa l’isola: “Fortunatamente i bambini della nostra missione stanno bene, anche se adesso comunicare con una parte di loro è un’impresa. Le strade sono bloccate dagli smottamenti ed è quasi impossibile raggiungere i villaggi di montagna più colpiti dal disastro ambientale. Mancano l’acqua potabile, il gasolio e l’elettricità. Abbiamo già esaurito tutte le scorte di medicine, alimenti e vestiti che avevamo alla missione. Anche il nostro orfanotrofio ha purtroppo subito dei danni. In questo momento estremamente difficile abbiamo bisogno di tutto”.

Il grido d’aiuto è disperato. Il Progetto Agata Smeralda, dunque, promuove l’iniziativa “Un container per la vita”. In collaborazione con Suor Marcella e con Padre Cipriano dei missionari Camilliani che operano ad Haiti, siamo pronti a rispondere con rapidità e prontezza alle esigenze di un popolo annichilito. Il container partirà entro il prossimo 20 Settembre per evitare che il bollettino di guerra faccia crescere ancor di più il numero delle vittime.

Abbiamo urgente necessità ancora una volta del vostro prezioso aiuto. Migliaia di creature hanno bisogno della grande famiglia di Agata Smeralda per tamponare gli effetti della tragedia umanitaria che si sta consumando in queste ore. Un container pieno di beni di prima necessità per la vita di tante creature impaurite, infreddolite e sempre più vicine alla morte. Un container pieno di antibiotici, antinfiammatori, disinfettanti, sapone, alimenti a lunga scadenza, latte per bambini, tende e teloni per riparare la povera gente da pioggia e vento.

Le offerte per l’acquisto di tutto il materiale necessario possono essere inviate sul conto corrente postale 502500 oppure tramite bonifico bancario IT75F0867302803033333333333 entrambi intestati al Progetto Agata Smeralda ODV – Via San Gallo, 105/115 – 50129 FIRENZE, specificando nella causale “Emergenza Haiti”.

Passate l’urgenza e l’emergenza, poi, sarà nostra premura contribuire anche alla ricostruzione delle case degli sfollati, per far sì che vita e dignità umana vincano sopra ogni cosa anche dove avere un tetto sulla testa è una conquista.