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R.D. Congo: Caritas, piano di intervento per assistere 60 mila persone

La Caritas del Congo ha intensificato i suoi sforzi e ha lanciato un nuovo piano di intervento per assistere 60 mila persone. L'intervento riguarda la città di Goma ma anche Bukavu e Butembo-Béni.

«Operiamo a tempo pieno, in condizioni molto precarie. Abbiamo fatto una ricognizione dei bisogni e abbiamo iniziato la distribuzione di cibo e altri viveri. Ci sono molti minori non accompagnati e siamo preoccupati per la loro sicurezza». Lo dice padre Oswald Musoni, direttore di Caritas Goma, parlando dell’incertezza e della paura che si stanno vivendo in R.D. Congo. Nonostante le difficoltà, la Caritas del Congo ha intensificato i suoi sforzi e ha lanciato un nuovo piano di intervento per assistere 60.000 persone. Il piano della Caritas prevede la distribuzione di cibo, coperte, teli, kit igienico sanitari, attrezzature da cucina e altri strumenti necessari alle famiglie. L’intervento riguarda la città di Goma ma anche Bukavu e Butembo-Béni. A ogni famiglia sono garantiti un certo quantitativo di beni di prima necessità in coordinamento con le altre organizzazioni umanitarie. Nel solo campo di Mugunga Caritas Goma, d’intesa con il Programma alimentare mondiale, ha distribuito viveri a 9.983 famiglie di sfollati. Dopo l’ultimatum lanciato dai capi di stato dei paesi dei Grandi Laghi scaduto il 26 novembre, si apprende dalla nota diffusa oggi dalla Caritas, i ribelli hanno iniziato a ritirarsi da Goma in modo scomposto, si moltiplicano i saccheggi e resta alto il timore di una ripresa dei combattimenti.

Intanto il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha esteso fino al 1° febbraio 2014 le sanzioni già imposte su tutti i gruppi ribelli congolesi. Gli scontri nel Nord Kivu hanno esacerbato una situazione umanitaria già catastrofica e sradicato più di 750.000 persone dalla loro regione di origine. Tra questi più di 140.000 sono nuovi sfollati che fuggono dagli scontri tra l’esercito regolare e i ribelli dell’M23. Hanno trovato rifugio dove hanno potuto, altri in strutture della chiesa, scuole, centri medici, altri ancora per strada, alcuni in campi profughi alla periferia della città di Goma. Quest’ultima è così divenuta «catalizzatore di numerosi problemi»: «Da un lato è la meta delle popolazioni rurali che cercano sicurezza e lavoro – spiega la Caritas -, dall’altro la contemporanea presenza di sfollati provoca degrado e l’aggravamento delle condizioni igienico-sanitarie, con il cibo e i beni di prima necessità che scarseggiano e i prezzi aumentati del 50%». Caritas Italiana ha messo a disposizione un contributo per sostenere le azioni di aiuto avviate dalla Caritas Congo e rilancia l’appello dei vescovi africani che la scorsa settimana da Kinshasa hanno denunciato come «migliaia di uomini, donne e bambini» siano vittime impotenti di una guerra che sta «provocando sofferenze di ogni genere che offendono la loro dignità come esseri umani e come figli di Dio». Info: www.caritasitaliana.it.