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Rep. Centrafricana: P. Gazzera, a Bozoum violenze e ritorsioni

Nella Repubblica Centrafricana, a Bozoum, dopo la partenza degli ex ribelli della Seleka, ora bisogna mediare con gli anti-balaka, i gruppi autorganizzati di difesa, che stanno compiendo violenze e ritorsioni sui musulmani.

«Ci vuole una forza militare più significativa. La Misca (le forze militari dell’Africa centrale, ndr) ha lasciato qui solo undici soldati e non bastano per mantenere la sicurezza e cominciare con urgenza il disarmo». È quanto chiede oggi padre Aurelio Gazzera, carmelitano che ha accolto nella sua missione oltre 3.500 sfollati e porta avanti una importante opera di riconciliazione tra la popolazione. Padre Aurelio ha partecipato ad una riunione del Comitato di mediazione con gli anti-balaka della zona nord di Bozoum, con rappresentanti dell’Ocha (Ufficio per il Coordinamento delle Nazioni Unite) e dell’Unhcr (Alto Commissariato Onu per i rifugiati). «Una lunga riunione per diffondere il messaggio di pace e di invito a tornare alla normalità – racconta al Sir padre Aurelio -. Ma non è ovvio: la sera intorno alle 20, vedo degli antibalaka armati nella concessione della missione, tra gli sfollati. Ne disarmo diversi e dico loro di non venire in città con le armi».

Ieri mattina alle 6, dopo una messa di ringraziamento, gli sfollati della missione hanno cominciato a tornare nelle loro case. Sulla strada verso Bossangoa c’erano però degli anti-balaka armati: «Li invitiamo ad uscire, ma con solo undici soldati della Misca non è facile! Nel pomeriggio vediamo saccheggi e atti di violenza da parte degli anti-balaka che colpiscono soprattutto la comunità musulmana o quanti avevano relazioni con la Seleka». Dopo una riunione di emergenza viene stabilito il coprifuoco a Bozoum, dalle 20 alle 5. «Sono andato ad incontrare i musulmani – prosegue il missionario -: hanno tanta paura. Ho cercato di calmarli. Sono tornato a piedi verso casa e ho chiesto a tutte le persone armate di fare dietrofront o di lasciare le armi. In serata la situazione sembrava più calma».