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Rep. Centrafricana: P. Gazzera (missionario), «Ancora tensione e insicurezza»

«Arrivare a Bangui dopo quattro mesi, con tutto quello che è successo, è impressionante: poche auto perché molte sono state rubate e portate in Ciad, altre sono nascoste. Poca gente in giro. Molti militari, tra quelli della Fomac, la forza multinazionale africana e quelli francesi e, purtroppo, ancora tanti ribelli. La tensione è ancora alta, come l'insicurezza». Così padre Aurelio Gazzera, missionario dei Carmelitani Scalzi nella Repubblica Centrafricana, racconta oggi la situazione nella capitale dopo il golpe per mano della coalizione di ribelli Seleka.

Padre Gazzera vive dal ’92 in Centrafrica e dal 2003 dirige una missione a Bozoum, una cittadina a 400 km da Bangui. Nei giorni scorsi si è recato nella capitale per un incontro di formazione organizzato dall’arcivescovo di Bangui con una cinquantina di leader religiosi musulmani, protestanti e cattolici, per cercare vie di pace e mediazione. Una riunione, spiega sul suo blog, «nata dalla preoccupazione che, di fronte all’emergere dei musulmani, ci sia una reazione violenta contro tutti i musulmani indistintamente».

 «Ci sono, oggettivamente – osserva -, elementi preoccupanti di un’avanzata islamica, con saccheggi e attacchi a chiese e cristiani, ma c’è anche il rischio che la gente usi la violenza conto i musulmani, stufa di essere saccheggiata e di vedere che alcuni musulmani hanno partecipato ai saccheggi e ci hanno guadagnato». Padre Gazzera racconta di aver visto con i propri occhi uno di questi saccheggi, a Bossembele, a 160 km da Bangui. «Qui c’era una comunità di suore, con scuole e un bellissimo centro di recupero per handicappati – dice -. Purtroppo , con la partenza delle suore il 22 marzo, i ribelli hanno saccheggiato e portato via tutto. Impressionante!». Di rientro a Bozoum ha invece trovato una notizia positiva: «il responsabile delle scuole elementari statali mi ha portato il resoconto della seconda settimana dall’apertura delle scuole. All’inizio erano 140 alunni solamente, oggi invece sono saliti a 1.699. Finalmente una bella notizia!»