Mondo

Repubblica Centrafricana: da Caritas italiana aiuti alla popolazione sfollata

Di fronte all’emergenza umanitaria in Repubblica Centrafricana, aggravata dal colpo di stato del gruppo ribelle Seleka che ha conquistato la capitale Bangui, lasciando sul campo già centinaia di vittime, Caritas Italiana è in costante contatto con la rete Caritas nel Paese.

In una teleconferenza tenutasi ieri, a cui ha partecipato anche Caritas Italiana – secondo quanto riferisce oggi l’organismo pastorale della Cei in una nota -, mons. Dieudonné Nzapalainga, arcivescovo di Bangui, ha indicato alcuni bisogni immediati: “Necessità di formare agenti sanitari e riabilitare alcuni centri sanitari danneggiati”, aiuti alla “popolazione sfollata che ha perso da mesi le proprie case e che si trovano” momentaneamente “presso famiglie vicine o di amici”, “garantire sicurezza alimentare fornendo strumenti di lavoro che permettano di coltivare con maggiore sostenibilità nel medio termine rispetto alle distribuzioni alimentari”; “ricreare/riabilitare piccoli luoghi dove insegnanti e studenti possano ritrovarsi”.

Caritas Italiana ha stanziato un primo contributo a supporto dell’azione di assistenza alla popolazione sfollata che la Caritas della Repubblica Centrafricana ha in corso da dicembre 2012 con la distribuzione di beni alimentari e non, con attività di sostegno psicosociale e di riabilitazione delle strutture socio-economiche e dei mezzi di sussistenza a beneficio di circa 70.000 persone.