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Repubblica Centrafricana: migliaia di persone accolte dai missionari carmelitani

Dai missionari carmelitani che vivono nella Repubblica Centrafricana arrivano notizie drammatiche che peggiorano di ora in ora. Padre Aurelio Gazzera sta accogliendo almeno 3000 persone nella sua missione a Bozoum, sono tutti impauriti dagli spari e dagli scontri continui tra gli ex ribelli della Seleka e le milizie organizzate contro di loro.

Nella capitale Bangui padre Federico Trinchero racconta di oltre 300 morti, spari e saccheggi: nella missione del Carmel stanno ospitando più di 2000 persone terrorizzate (oltre 350 in chiesa, gli altri nelle casette, nel cortile e nel refettorio), e con difficoltà riescono a provvedere al cibo. “Possiamo andare avanti ancora un giorno, non di più – racconta padre Trinchero -. Non possiamo assolutamente uscire per gli acquisti e abbiamo già svuotato l’orto e il pollaio. Non c’è dubbio. Siamo proprio una ‘chiesa ospedale da campo’, come vuole Papa Francesco”. “La tensione è alta – conferma padre Gazzera da Bozoum -. Sono andato dal prefetto ma lui non sa cosa fare. Sono andato a cercare l’imam ma non l’ho trovato”. “Gli anti-Balaka – racconta -, milizie organizzate che hanno perso quasi tutto a causa della Seleka, hanno attaccato la città. Subito c’è stato un fuggi fuggi e tanta gente è arrivata alla missione. Purtroppo ci sono stati dei morti e alcuni feriti”. Stanotte a Bozoum la notte è stata calma, ma c’è ancora tantissima paura.