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Risoluzione Ue su gay, mons. Galantino: «Continuiamo a dire la verità nel rispetto di tutti»

In un'intervista a Radio Vaticana il commento del Segretario della Cei al voto di ieri del Parlamento europeo su parità di genere e coppie gay.

«Bisogna che continuiamo con chiarezza, senza tentennamenti, a dire la verità sulle cose, nel rispetto di tutti, nel rispetto dei diritti dei singoli, evitando che queste forme di raccomandazione creino soltanto appiattimento e facciano danno a quella che, invece, è la bellezza della differenza». Così il segretario generale della Cei, monsignor Nunzio Galantino, in un’intervista a «Radio Vaticana» ha commentato oggi pomeriggio la risoluzione votata ieri dal Parlamento Ue su parità di genere e coppie gay, sottolineando che ciò «non vuol dire assolutamente adeguarsi o doversi adeguare o potersi adeguare».

«Come credenti cattolici e come cittadini italiani è fuor di dubbio la nostra contrarietà» al disegno di legge Cirinnà, «come è chiara la contrarietà a ogni tentativo di omologazione, di equiparazione di forme di convivenza con la famiglia costituzionale. Questo deve essere chiaro», ha rimarcato il segretario generale della Cei, sottolineando che «nessuno nella Chiesa cattolica italiana in questo momento, né vescovi né sacerdoti né laici», è disposto ad «alzare bandiera bianca» di fronte al ddl Cirinnà, «rispetto all’equiparazione di forme di convivenza con la famiglia costituzionale, rispetto all’introduzione subdola della ‘gender theory’ nella scuola. Nessuno si sogna questo».

Galantino ha quindi evidenziato come «vada ostacolato in ogni modo il tentativo di scippare in maniera subdola alla famiglia il diritto di educare i figli alla bontà della differenza sessuale».