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Russia-Ucraina: appello a «perdonare e capirsi»

«Le lotte politiche hanno portato allo scontro e alla divisione tra le persone, anche tra quelli che condividono la medesima fede. È in pericolo l'esistenza dell'Ucraina come stato unitario»: è quanto afferma il patriarca di Mosca Kirill in un lungo messaggio inviato al metropolita luogotenente Onofrio della Chiesa ortodossa russa in Ucraina.

«Questi eventi sono il risultato della crisi politica interna, dell’incapacità delle diverse forze sociali e politiche di trovare una soluzione non violenta ai problemi esistenti», scrive il Patriarca, che invita «a perdonare e capirsi» e ribadisce che la Chiesa non si schiera nella lotta politica, perché suo dovere è stare al fianco di chi soffre o è in pericolo. Egli tuttavia s’impegna a fare «tutto il possibile per convincere coloro nelle cui mani è il potere che non si può tollerare la morte di persone innocenti in terra Ucraina». E insiste: «Nessuno in Ucraina deve sentirsi estraneo nella propria casa, non importa che lingua parli»; a tutti deve essere garantito «il rispetto e l’esercizio dei diritti e delle libertà fondamentali, compreso il diritto di partecipare alla presa di decisioni cruciali». Il popolo ucraino «senza influenze esterne, deve decidere il proprio futuro», nella memoria «della fratellanza dei popoli russi, ucraini e bielorussi», che «dovrebbe determinare il futuro, e non essere sacrificata a interessi a breve termine».