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Russia: esplosioni metro San Pietroburgo; una decina di morti e una cinquantina di feriti

Ci sarebbero dieci morti in conseguenza di due esplosioni che a San Pietroburgo, alle 14.45 circa (13.45 ora italiana) sono avvenute nella stazione della metropolitana Sennaja Ploščad’ e Tekhnologichesky Institut, sulla linea due.

Le due stazioni invase dal fumo sono già state completamente evacuate e ora sono al lavoro i soccorritori. Secondo le notizie battute dalla testata russa Ria Novosti, sarebbero una decina i morti, mentre il numero di feriti è arrivato a 50. A provocare le esplosioni sarebbero stati due ordigni di fattura artigianale. Il presidente Vladimir Putin, che proprio oggi si trova A San Pietroburgo, dove è intervenuto in mattinata al «Forum Giustizia e verità dei media locali e regionali», è stato subito informato dei fatti.

Il metropolita ortodosso di San Pietroburgo Varsonofij ha subito espresso le sue condoglianze alle famiglie delle vittime delle esplosioni della metropolitana, mentre l’arciprete Nikolay Bryndin, capo del dipartimento ortodosso per la carità e il servizio sociale della diocesi, ha reso noto di aver attivato un collegamento operativo con i servizi di emergenza della città di San Pietroburgo e della regione di Leningrado per seguire i feriti e le vittime delle esplosioni nelle due stazioni della metropolitana della città. «Sulla base delle informazioni che giungeranno sugli ospedali in cui i feriti vengono portati, sarà inviato qualche esponente del clero per fornire sostegno spirituale ai feriti e ai familiari delle vittime», dice una nota. La metropolia annuncia inoltre che «saranno messi in campo tutti gli aiuti spirituali e, se necessario, anche materiali» alle famiglie dei feriti e dei morti a seguito delle esplosioni di oggi.