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Rwanda: lettera dei vescovi, «perdono per peccati commessi durante il genocidio»

Una lettera pastorale per chiedere perdono per tutti i peccati commessi durante il genocidio del 1994 da parte dei cristiani cattolici è stata letta ieri, domenica 20 novembre, in tutte le parrocchie del Rwanda.

L’occasione è stata la chiusura del Giubileo della Misericordia. Il documento, scritto in kinyarwanda e a breve tradotto in francese e in inglese è diviso in 14 punti. «Non si può parlare di misericordia in Rwanda senza parlare di genocidio – ha affermato all’agenzia Fides monsignor Philippe Rukamba, vescovo di Butare e presidente della Conferenza episcopale del Rwanda  -. Nella prima parte ringraziamo Dio per tutto quello che ci ha donato, la vita, i figli, la cultura, la Chiesa che ha più di 100 anni -. Nella seconda parte chiediamo perdono per il genocidio come individui, perché non è la Chiesa in quanto tale che ha commesso questi crimini, ma sono i suoi figli che hanno peccato. Si condanna anche l’ideologia del genocidio che è stato un elemento importante nel scatenare la tragedia che comportato la distruzione di così tante vite e del tessuto sociale del nostro Paese».