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Siria: Abou Khazen (Aleppo), «Per padre Hanna verso soluzione positiva»

Una svolta «positiva» nella vicenda di padre Hanna Jallouf, parroco di Knayeh (Siria), prelevato nella notte del 5 ottobre dal gruppo jihadista Jabhat al-Nusra e successivamente rilasciato ma con l'obbligo di restare nel villaggio in attesa di verificare l'accusa di collaborazionismo con il regime di Assad. Secondo quanto riferito al Sir da monsignor Georges Abou Khazen, vicario apostolico per i latini di Aleppo «ieri alcuni leader legati a Jahbat Al-Nusra, sono andati a trovarlo e hanno parlato con lui.

Dal colloquio sembrerebbe che il suo arresto sia stato frutto di un malinteso. Padre Hanna mi ha espresso il suo ottimismo per una chiusura positiva del caso. Tutto dovrebbe finire presto e bene». Il vicario, che ha parlato direttamente con il parroco, ha poi aggiunto che «padre Hanna sta bene ed è deciso a restare al suo posto». Alla buona notizia di padre Jallouf, purtroppo se ne aggiunge una negativa: secondo mons. Georges Abou Khazen, le milizie dello Stato islamico sarebbero alle porte della città di Aleppo. «Qui ad Aleppo – ha dichiarato – la situazione è davvero critica. I colpi dei mortai sono continui. Speriamo bene perché l’Is non è molto lontano dal centro della città. La paura cresce ogni giorno di più. La città è divisa, ci sono quartieri controllati dai radicalisti e altri dal Regime. Non bastano le tante difficoltà legate a cibo, gasolio e acqua, ora anche l’Is».