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Sonalia: mons. Bertini (Mogadiscio), speriamo Chisimaio non venga distrutta

Il vescovo di Gibuti auspica che la città non venga distrutta.

Le truppe del Kenya stanno avanzando verso la Somalia, anche via mare, a Chisimaio, in una zona del sud ancora in mano alle milizie islamiche Shabaab. Mons. Giorgio Bertin, vescovo di Gibuti e amministratore Apostolico di Mogadiscio, auspica che gli Shabaab «non oppongano una forte resistenza di fronte all’avanzata delle truppe che danno loro la caccia. Se dovessero invece resistere, c’è il rischio che la città di Chisimaio venga distrutta». «Da settimane – dice mons. Bertin all’Agenzia Fides – era in corso una doppia avanzata sia dalla parte ovest, dal Kenya, sia dalla parte est, attraverso la strada che da Mogadiscio va verso Chisimaio, passando per Merca. Chisimaio era inoltre stretta d’assedio dal mare e pure bombardata dall’aviazione keniana. Insomma il cerchio si stava chiudendo. Tenendo conto che gli Shabaab si erano ulteriormente divisi, era prevedibile che la caduta della città fosse questione di giorni». Secondo alcuni osservatori, l’intervento del Kenya in Somalia iniziato un anno fa, mira a creare una ulteriore divisione amministrativa (dopo Somaliland e Puntland) nel sud del Paese, chiamata Azania (o Jubland) . «Se questo progetto esiste davvero sarebbe rischioso, perché la situazione è estremamente fluttuante, tenendo conto dei diversi clan e tribù che si sono contesi questa zona. È meglio lasciare la questione nelle mani dei somali» conclude Mons. Bertin. (Sir)