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TERRA SANTA: NUOVI ATTENTATI TERRORISTICI FANNO RIPRECIPITARE LA SITUAZIONE

Precipita nuovamente la situazione in Palestina. All’indomani dell’incontro tra il premier israeliano Ariel Sharon e il suo omologo palestinese Abu Mazen, almeno 7 persone, oltre ai due kamikaze, sono rimaste uccise in un attacco suicida su un autobus di Gerusalemme. Circa 20 i feriti. Un secondo attentatore si è fatto poi esplodere mentre i mezzi di soccorso stavano arrivando sul luogo dell’esplosione, un quartiere a nord della città, fortunatamente senza provocare altre vittime.Sharon ha intanto rimandato il suo viaggio negli Stati Uniti, dove martedì avrebbe dovuto incontrare il presidente americano George Bush per disutere della “road map” per la pace.Gli attentati, sia quello di venerdì a Hebron (due israeliani uccisi) sia quelli di domenica a Gerusalemme sono stati rivendicati dal movimento di resistenza islamico Hamas. “Bruceremo la terra sotto i piedi degli occupanti sionisti”, ammonisce un comunicato diramato dalle stesse Brigate al-Qassam, nel quale si minacciano ulteriori attentati. “Le gloriose operazioni”, è la prosecuzione, “sono state compiute per rappresaglia contro l’assassinio di Ibrahim al-Maqadmeh“: si tratta dell’ex capo dei servizi di sicurezza di Hamas, ucciso dagli israeliani con un missile l’8 marzo nella Striscia ddi Gaza insieme a tre delle proprie guardie del corpo. Nella nota si precisa altresì che tutti e tre i kamikaze di Gerusalemme e di Hebron provenivano da quest’ultima città.

In risposta a questa nuova ondata di attentati, considerati tra i più gravi subiti da Israele nel corso della ‘nuova Intifada’, le forze armate israeliane sono tornate a controllare i confini della striscia di Gaza e della Cisgiordania, impedendo l’ingresso nel proprio territorio israeliano a tutti i palestinesi. Intanto oggi il ministro della difesa Shaul Moffaz ha detto che Israele potrebbe chiedere l’espulsione dai Territori del leader palestinese Yasser Arafat se il terrorismo dovesse continuare a colpire il Paese.