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TERRA SANTA, PATRIARCA TWAL: «ABBIAMO TANTA FAME E SETE DI GIUSTIZIA E DI PACE»

«Abbiamo tanta fame e sete di giustizia e di pace; sogniamo di condurre una vita normale. Siamo prigionieri dell’odio, della diffidenza e della paura gli uni verso gli altri». Sono parole del patriarca latino di Gerusalemme, Fouad Twal, risuonate questa mattina dal Santo Sepolcro, dove ha presieduto la celebrazione della «Cena del Signore» cui è seguita la processione eucaristica. «Per noi che viviamo in questa Terra Santa – ha detto Twal nell’omelia – Cristo continua a soffrire nelle membra del suo corpo mistico, che ci troviamo di fronte ogni giorno, e che soffrono per mancanza di libertà e di pace, vessazioni di ogni genere, sofferenza e lo stesso martirio. Queste condizioni di vita ci feriscono profondamente». «Amarsi gli uni gli altri» per il patriarca è la chiave di tutta la Settimana Santa, nella quale «il Signore ci chiede di non seguire la vanagloria, ma di imitare la sua umiliazione; al posto dell’orgoglio, di vivere la sua umiltà; al posto del nostro risentimento, di accogliere il suo perdono ed entrare in un amore ancora più grande per lui e per i nostri fratelli. Quello che Gesù chiede è di vivere di questo Amore per essere veramente liberi». Ricordando poi la ‘lavanda dei piedi’ il patriarca di Gerusalemme ha concluso che «con questo gesto il Signore ci ha donato un modello difficile da accettare, da imitare, eppure Egli ci invita a fare lo stesso». (Sir)