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Terra Santa: Twal, «Europa faccia rispettare diritto internazionale»

«L’Europa ha un ruolo decisivo da svolgere come quello, fra l’altro, di far rispettare il diritto internazionale, senza timori o favoritismi». A ribadirlo il patriarca latino di Gerusalemme, Fouad Twal, intervenuto alla 100ª Giornata del Cattolici tedeschi svoltasi a Lipsia, il 28 maggio, durante la quale è tornato sulla situazione in Terra Santa: la questione israelo-palestinese, le sue implicazioni internazionali e la missione della Chiesa nel cuore del conflitto.

Il patriarca ha denunciato «la situazione di stallo» in cui versa il conflitto israelo-palestinese. Molti, ha detto, «sono coloro che hanno già suonato il rintocco funebre della soluzione dei due Stati» a causa dell’«incompetenza palestinese», da una parte, e dell’«arroganza israeliana» dall’altra.

Il Patriarca, nel suo intervento, ha parlato di «occupazione che priva i palestinesi dei diritti umani – libertà, uguaglianza e autodeterminazione», una situazione dannosa «sia per l’occupante che per l’occupato», e che alimenta una spirale di violenza senza fine, di «resistenza» e di rappresaglie. «I leader israeliani sono riusciti ad associare l’occupazione della Palestina con la guerra contro il terrorismo» ha anche aggiunto il Patriarca, il quale tuttavia ha notato come esistano nella società israeliana «alcuni scrittori coraggiosi che amano abbastanza il loro paese tanto da criticarne le misure e le azioni governative o poliziesche ingiuste».

Ostacolo principale nel conflitto resta la colonizzazione: «In Cisgiordania, è vietato ai palestinesi nel 60% dei casi di sviluppare una fattoria, di costruire un impianto o addirittura di lavorare la propria terra a causa dell’espansione di colonie», ha detto il Patriarca esprimendo rammarico per l’immobilismo della comunità internazionale difronte alla continua ed illegale costruzione di colonie