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Terra Santa: mons. Fontana (Arezzo), «difendere il diritto e la giustizia di israeliani e palestinesi»

Del Coordinamento dei vescovi di Usa, Ue, Canada, Sud Africa fa parte per l'Italia il vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro. l'arcivescovo Riccardo Fontana. Il Sir ha raccolto la sua testimonianza al termine della visita in Terra Santa.

«Abbiamo voluto riaffermare con concretezza i diritti dei poveri. Concretezza che ci ha permesso di parlare non in modo astratto di ciò che abbiamo visto e sentito dalle persone incontrate e da cui deriva la responsabilità, citata più volte nel messaggio finale, di difendere il diritto e la giustizia dei due popoli. Essi sono espressione di due povertà che si combinano insieme: i palestinesi oppressi e gli israeliani pieni di paura». È il bilancio della visita di solidarietà del Coordinamento dei vescovi di Usa, Ue, Canada, Sud Africa che si è chiusa oggi a Betlemme (dal 14 gennaio) tracciato al Sir dal suo rappresentante italiano, il vescovo di Arezzo, monsignor Riccardo Fontana. «Il messaggio finale diffuso questa mattina non ha solo un valore politico – cita, tra le varie cose, l’occupazione militare, gli insediamenti, la necessità di sostenere la popolazione di Gaza, la soluzione dei Due Stati – ma anche e soprattutto ecclesiale. Ciò che sta a cuore a noi vescovi – dice mons. Fontana – è la giustizia e la pace di questi popoli che si contrappongono per la terra».

«Nostra intenzione è sostenere palestinesi e israeliani, cristiani, musulmani e ebrei, e tutti coloro che sono impegnati a trovare le vie più giuste per una soluzione del conflitto che dura ormai da 50 anni e al quale non dobbiamo abituarci, come scriviamo nel messaggio finale». Uno degli strumenti che, dichiara l’arcivescovo, «abbiamo a disposizione è il pellegrinaggio sulle orme di Gesù, un cammino di preghiera rivolta a Dio per la libertà di israeliani e palestinesi e per coloro che lavorano in modo concreto per costruire una pace giusta».

Dal 14 al 19 gennaio i vescovi del Coordinamento hanno visitato Gaza, Hebron, Jaffa e Gerusalemme, incontrato attivisti dei diritti umani e le comunità cristiane locali. Filo conduttore del pellegrinaggio, i 50 anni dell’occupazione militare israeliana dei Territori Palestinesi (1967/2017).