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Terremoto in Guatemala: Fides, 48 morti e 17 mila sfollati

Fides traccia un primo bilancio del terremoto di 7,4 scala Richter che ha investito ieri il Guatemala settentrionale.

È di 48 morti il bilancio del terremoto di 7,4 gradi della scala Richter che ha investito ieri il Guatemala settentrionale. Lo ha reso noto lo stesso presidente del Guatemala, Otto Perez Molina, in un messaggio a tutta la nazione, dopo essersi recato in visita nelle aree disastrate. Secondo il capo dello Stato ci sono anche 155 feriti gravi e 23 dispersi. Dalle informazioni arrivate all’agenzia Fides, gli sfollati sono circa 17.000. Il presidente ha ricordato nel suo messaggio che questo terremoto è il secondo per intensità dopo il sisma del 4 febbraio 1976, che causò 23 mila morti e più di un milione di senza tetto. A livello nazionale non è stato ancora revocato «l’allerta rosso» per il timore di nuove scosse. Il sisma ha causato l’interruzione dell’energia elettrica, dell’acqua e delle telecomunicazioni nelle zone ad ovest del Paese. Due frane hanno interrotto l’autostrada interamericana impedendo il passaggio anche ai veicoli che si recavano nelle zone colpite. La scossa sismica è stata così forte che è stata avvertita anche in Messico e a El Salvador.

 Caritas Italiana ha contattato immediatamente ed espresso solidarietà a Caritas del Guatemala e alla diocesi di San Marcos, al confine con il Messico, dove la pastorale sociale si è prontamente attivata per i primi soccorsi. Mario Arevalo, segretario esecutivo della Caritas Guatemala, riferisce che nella città di San Marcos si registrano danni alle infrastrutture e in particolare alle case e la scuola cittadina sarebbe stata evacuata a causa di crepe nel pavimento. Danni si registrano anche nei dipartimenti vicini di Suchitepéquez, Retalhuleu, Quetzaltenango, Totonicapán e Solola. Caritas Italiana – si ricorda in una nota – da anni offre la sua collaborazione alla Caritas di Guatemala per far fronte a situazioni di emergenza e ad alcune diocesi per progetti in ambito di diritti umani e di attività socio-pastorali. Nel corso degli ultimi anni, grazie anche alla presenza di giovani volontari in servizio civile, è stata possibile la realizzazione di progetti a sostegno alle popolazioni più emarginate della diocesi di San Marcos. In Guatemala è dal 1976 che non si registrava un sisma di così forte intensità. In quell’occasione i morti furono 25.000.