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Terremoto in Messico: i vescovi promuovono colletta nazionale il 23 e 24 settembre

«Un profondo appello alla speranza». È quello rivolto dalla Conferenza episcopale messicana (Cem) in un nuovo comunicato, firmato dal card. José Francisco Robles Ortega, presidente della Cem e arcivescovo di Guadalajara, e dal segretario generale della Cem, mons. Alfonso Gerardo Miranda Guardiola, vescovo ausiliare di Monterrey.

I vescovi, che in stretto raccordo con la Caritas hanno allestito una centrale operativa di coordinamento per affrontare l’emergenza, promuovono una colletta nazionale per sabato 23 e domenica 24 settembre e assicurano la propria «vicinanza ai fratelli che soffrono per questi disastri naturali, non senza mancare di riconoscere la bellezza della solidarietà e i legami profondi di umanità che abbiamo sperimentato nelle ultime ore, da parte di molti uomini e molte donne di buona volontà. Non c’è dubbio che, quando da un male facciamo emergere l’opportunità di fare un bene, il cuore di rinnova e si allarga».

I vescovi ricordano che la Chiesa prosegue sia nella preghiera sia nell’azione, sottolineando il coinvolgimento di numerosi Stati del Paese nei due terremoti e nelle numerose inondazioni delle ultime settimane: Morelos, Tlaxcala, Puebla, Guerrero, Oaxaca, Chiapas, Baja California Sur, Stato del México e Città del Messico. Il comunicato evidenzia che «il lavoro coordinato e portato avanti insieme dalla Chiesa è molto significativo» e che esso si concretizza soprattutto in due modalità. In primo luogo, nelle diocesi colpite «vescovi, sacerdoti, laici si organizzano per fare fronte in diversi modi all’emergenza», in particolare mettendo a disposizione parrocchie e seminari come centri di accoglienza. In secondo luogo, viene sottolineata la rapida mobilitazione delle altre diocesi, che subito hanno espresso solidarietà e aiuto alle popolazioni colpite. Nella nota si accenna anche all’importante ruolo di sostegno spirituale e psicologico dei sacerdoti nei confronti delle persone colpite dal sisma.