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Terremoto in Messico: vescovi, al via raccolta di aiuti a Città del Messico. Tante chiese danneggiate

La Chiesa messicana è allertata per portare aiuti alle persone colpite dal terremoto di ieri, di magnitudo 7,1, con oltre 200 vittime di cui metà nella capitale Città del Messico.

Il segretario generale della Conferenza episcopale messicana mons. Alfonso Miranda, arcivescovo di Arquimty, ha diffuso su Twitter la lista dei punti di raccolta e degli aiuti necessari in queste ore: viveri, bottiglie d’acqua, kit per l’igiene personale, utensili per la cucina, stuoie e coperte. La Conferenza episcopale ha condiviso sui social anche una preghiera speciale per i terremotati, rivolta a Maria e scritta da padre Guillermo Gutierrez: «Madre nostra, guarda il dolore dei tuoi figli, aiuta i più poveri, che con fatica cercano di costruirsi un futuro ma con un fatto come questo vedono distrutta la speranza. Sostieni la tua Chiesa, e i nostri pastori, affinché assumano la leadership morale e spirituale necessaria…Consola le lacrime di chi piange per i nostri fratelli morti, per i bambini, per gli anziani…che nessuno si chiuda nel suo egoismo in quest’ora che esige generosità e amore».

Nella diocesi di Ecatepec, uno dei comuni colpiti ieri dal terremoto di magnitudo 7,1 che ha causato finora 217 vittime, il seminario e la cattedrale hanno messo a disposizione uno spazio per raccogliere viveri alle persone colpite dal sisma. Ne dà notizia la Caritas del Messico. C’è bisogno, tra l’altro, di bottiglie d’acqua, guanti di gomma, latte in polvere, cibo in scatola, riso, alimenti non deperibili, cloro, prodotti per l’igiene personale, materiali elettrici. La Caritas messicana ha lanciato una raccolta fondi. A Ecatepec sono state accertate finora 2 vittime e 6 bambini sono rimasti feriti.

Il dolore del card. Rivera Carrera. «Nel terremoto, Signore ricordati della misericordia». Questa l’invocazione che apre il comunicato diffuso dall’arcivescovo di Città del Messico, card. Norberto Rivera Carrera, il quale «manifesta il suo profondo dolore e costernazione per la perdita di vite umane a causa del terribile terremoto che colpito Città del Messico, gli stati di Puebla e di Morelos». Il card. Rivera esprime «consolazione ai familiari che hanno perduto i propri cari» ed invita «alla solidarietà tutte le persone di buona volontà, al fine di portare soccorso a coloro che hanno bisogno di aiuto e sono stati colpiti».

Inoltre l’arcivescovo «raccomanda alle parrocchie delle zone colpite, ai religiosi, alle religiose, ai fedeli laici di collaborare con le autorità civili al fine di portare soccorso alle persone colpite, dando così testimonianza di carità cristiana». Il comunicato conclude con la raccomandazione di seguire le indicazioni delle autorità civili e di dare priorità alle effettive urgenze.

Tante chiese danneggiate nella capitale. Sono numerose le chiese dell’arcidiocesi di Città del Messico che hanno subito danni a causa del sisma che ieri ha colpito il cuore del Paese. Lo riporta il portale dell’arcidiocesi «Siame», che pubblica una pagina con le immagini relative ai danni riportati negli edifici di culto. Particolarmente ingenti i danni riportati dalla chiesa parrocchiale di San Bernardino, al campanile di Santa Cruz Acapixtla, alla bella cupola azzurra della chiesa di Nuestra Señora de Los Ángeles. Alcuni frontoni e statue si sono staccati dall’esterno della cattedrale metropolitana di Città del Messico, mentre all’interno della stessa cattedrale è caduta e si è spezzata la statua del Señor del Cacao, molto venerata dai fedeli.