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Ucraina: Shevchuk, “grazie Papa Francesco. Questa guerra è condotta soprattutto contro la popolazione civile”

“Ucciso il sindaco di Hostomel, Yuriy Prylypko, mentre distribuiva cibo e medicinali”

“In questo giorno vorrei innanzitutto ringraziare Santo Padre Francesco perché ieri, durante la preghiera dell’Angelus egli ha condannato la guerra contro l’Ucraina in modo univoco e chiaro. Ha detto chiaramente che non si tratta di un’operazione, ma di guerra. La guerra che è condotta soprattutto contro i civili, contro la popolazione civile”. Lo ha detto Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greco-cattolica ucraina, nel videomessaggio che ogni giorno registra e diffonde da Kiev. “Oggi, in questo 12° giorno di guerra, secondo le Nazioni Unite, abbiamo già 1,5 milioni di profughi dall’Ucraina che hanno lasciato la loro patria”, ricorda l’arcivescovo maggiore.

Nel video, mons. Shevchuk rivolge parole di ringraziamento a “tutti coloro che sostengono il nostro popolo, la nostra patria, le nostre forze armate”. “Innumerevoli”, dice l’arcivescovo, sono i messaggi e le lettere di solidarietà che “continuano ad arrivare al mio nome”. Dai vescovi e dalle Chiese cattoliche dell’Asia, in particolare di Hong Kong, alle Chiese di Romania, Bulgaria, Ungheria, Slovacchia. Un ringraziamento speciale va alla Polonia che “ha già accolto più di 1 milione di rifugiati nelle loro braccia, nelle loro case, e stanno cercando di fare tutto il possibile per fornire l’assistenza necessaria a queste persone. Possa il Signore Dio ripagarli il centuplo”.

“Oggi l’Ucraina resiste. L’Ucraina sta lottando” ha aggiunto l’arcivescovo maggiore di Kiev dando la notizia che ieri il sindaco di Hostomel, Yuriy Prylypko, è stato ucciso proprio mentre distribuiva cibo e medicinali ai bisognosi. Purtroppo è stato anche ferito il sindaco di Bucha, Vadym Denysenko, che “ha svolto coraggiosamente i suoi compiti”. “Il mio cuore si stringe soprattutto per la mia arcidiocesi di Kiev”, prosegue Shevchuk. “Nella periferia di Kyiv sono in corso feroci combattimenti. In un immenso e terribile campo di battaglia si sono trasformate tre città, situate a poche decine di chilometri dal centro di Kyiv: Irpin, Gostomel e Bucha”. Nel messaggio di oggi, l’arcivescovo maggiore torna a chiedere l’apertura di corridoi umanitari. “Purtroppo tutti i discorsi sui corridoi verdi per poter evacuare le persone dalle città, che soffrono di più a cosa dell’assedio e dei bombardamenti, non si sono avverati. Oggi chiediamo alla comunità mondiale: ‘Chiudete il cielo sopra l’Ucraina!’. Perché sono proprio i missili da crociera russi ad uccidere oggi la maggior parte dei civili nelle nostre terre”.