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Ucraina: vescovi Sinodo celebrano la Messa in piazza Maidan tra manifestanti

È da poco terminata la celebrazione di una Santa Messa in piazza Maidan a Kiev tra i manifestanti al termine della quale è stato letto un appello di supporto e solidarietà con quanti si trovano in piazza a manifestare. A celebrare la Messa sono stati i vescovi della Chiesa ucraina greco-cattolica riuniti in questi giorni nel Sinodo permanente.

A raccontarlo al Sir è Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, arcivescovo maggiore di Kiev e capo della Chiesa greco-cattolica ucraina. La Chiesa – dice l’arcivescovo – ha scelto di stare «con il popolo» e in questi giorni di manifestazioni ha deciso di lasciare aperte 24 ore su 24 le chiese della città di Kiev dove è in atto una vera e propria gara di solidarietà con offerta di rifugio e pasti caldi in un periodo dell’anno dove le temperature scendono anche a 9 gradi sotto zero. In piazza tra i manifestanti ci sono anche preti ed è stata adibita in una tenda da campo una cappella con altare, crocifisso e icone. È stato poi il vescovo Bohdan Dzhiurakh, segretario del Sinodo permanente, a leggere ai manifestanti un appello.

I vescovi del Sinodo esprimono la loro costernazione riguardo alle azioni di violenza perpetrate sui manifestanti dalle forze di polizia e dai militari in piazza dell’Indipendenza questa notte. «Siamo profondamente turbati – scrivono nell’appello – dalle azioni delle forze di sicurezza dello Stato sulla piazza Maidan nel cuore di Kiev condotte sotto la copertura della notte. Noi condanniamo ogni azione diretta a limitare le libertà civili, in particolare la libertà di espressione e la pacifica manifestazione civile dei cittadini ucraini. Dichiariamo il nostro sostegno e la nostra solidarietà a tutti coloro che in piazza Maidan stanno manifestando con dignità e stanno testimoniando la dignità dei loro concittadini e di tutta la nazione. Sosteniamo con forza il carattere pacifico di questa riunione civile e dichiariamo il nostro rifiuto di qualsiasi tipo di violenza. Preghiamo Dio Onnipotente perché ci dia la pace e la giustizia e perché trionfi la verità per il nostro popolo. In questo momento di grande prova, le parole di Gesù Cristo, che sono state proclamate in tutte le nostre chiese domenica scorsa ci danno incoraggiamento: ‘Non temere, soltanto abbi fede ed ella sarà salvata (Lc 8,50)’».